Un’iniziativa originale sta prendendo piede a Pratola Peligna, un comune nella provincia dell’Aquila. Si tratta del “Distretto Biologico Decumano Maximo D’Abruzzo”, un progetto che mira a connettere aziende, comuni, il Parco Regionale Sirente-Velino e i giovani. A fare da promotore è l’Istituto di istruzione superiore tecnico e professionale “Arrigo Serpieri”. Questo bio distretto, unico nel suo genere, si propone di tutelare e sviluppare i prodotti tipici locali.
La presentazione del progetto
Il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, ha partecipato alla presentazione del progetto, sottolineando il valore di questa innovazione. Durante il suo intervento, ha evidenziato la singolarità del fatto che un’istituzione scolastica assuma il ruolo di promotore in un’iniziativa così ambiziosa. L’incontro ha radunato vari attori del territorio, aumentando la consapevolezza sulla necessità di proteggere le risorse naturali e valorizzare l’agricoltura biologica.
Gli obiettivi del distretto biologico
Il principale scopo del distretto è quello di salvaguardare i prodotti autoctoni e il territorio della Valle Peligna – Sirente Velino. La creazione di un modello virtuoso di collaborazione, che coinvolge la scuola, evidenzia un nuovo approccio per affrontare le sfide dell’agroalimentare. Questo progetto non solo mira alla tutela e allo sviluppo sostenibile delle risorse, ma anche alla formazione delle nuove generazioni, capaci di portare avanti la tradizione agricola con competenza.
Il supporto economico per il settore biologico
Il sottosegretario D’Eramo ha fatto riferimento alla crescente importanza del settore biologico, sia in termini di Superficie Agricola Utilizzata , sia per quanto riguarda il numero di operatori. Ha messo in evidenza che il Ministero ha destinato fondi specifici di 10 milioni di euro allo sviluppo dei bio distretti. Queste risorse sono una parte di un insieme di misure volte a sostenere un settore vitale per l’economia locale e nazionale, evidenziando l’importanza di questo approccio nel contesto europeo.
Il ruolo delle scuole nella valorizzazione del territorio
Gli istituti agrari, secondo D’Eramo, rivestiranno un ruolo sempre più rilevante nella promozione della qualità e della crescita sostenibile dell’agricoltura. La loro presenza attiva nel progetto del distretto biologico sottolinea quanto sia fondamentale coinvolgere le istituzioni educative nella tutela del patrimonio agroalimentare. I giovani che si formano oggi saranno i custodi del sapere agricolo di domani, pronti a rispondere alle sfide ambientali e a contribuire alla biodiversità.
Le prospettive per il futuro
Con il marchio del biologico italiano in arrivo a breve, il sottosegretario ha affermato che ci sono notevoli opportunità di crescita per il settore. La capacità di attrarre flussi turistici legati all’agricoltura biologica rappresenta un’emozionante prospettiva per le economie locali. La combinazione di sforzi sostenibili e l’educazione dei giovani potrebbe trasformare la Valle Peligna in un punto di riferimento nel panorama dell’agricoltura biologica, contribuendo a un futuro più verde e consapevole.