La Prefettura di Genova e la Procura Distrettuale Antimafia hanno recentemente firmato un importante accordo volto a migliorare lo scambio di informazioni e rafforzare le strategie di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro il fenomeno mafioso, sottolineando l'impegno delle istituzioni nel garantire un'azione coordinata e efficace nel territorio ligure.
Intesa tra Prefettura e Procura: Obiettivi dichiarati
Un modello di collaborazione migliorato
L'accordo è stato siglato dal prefetto di Genova, Cinzia Torraco, e dal procuratore Nicola Piacente in un evento che ha richiamato l'attenzione degli operatori del settore e delle istituzioni competenti. L'intesa si propone di definire un modello stabile di collaborazione tra la Prefettura e la Procura, con l'intento di facilitare una connessione più diretta ed efficace tra le due entità. Emerge così la volontà di rendere meno frammentarie le comunicazioni, promuovendo un flusso di informazioni, dati e segnalazioni che possano risultare cruciali nel contrasto alla criminalità organizzata.
Valorizzare l'attività di prevenzione e investigazione
Uno degli aspetti chiave di questo protocollo è rappresentato dalla valorizzazione del lavoro di prevenzione svolto dai prefetti, in relazione all'attività investigativa di competenza della magistratura. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia dell’azione di accertamento sia sul piano amministrativo che giudiziario. Grazie a questo accordo, ci si aspetta un incremento delle sinergie operative, mantenendo sempre un equilibrio rispettoso delle diverse competenze e dei limiti fissati dal segreto investigativo.
Rafforzamento del Gruppo Interforze Antimafia
Azioni proattive nella certificazione antimafia
Un focus particolare è posto sulla valorizzazione del Gruppo interforze antimafia che assiste il prefetto nelle verifiche necessarie per il rilascio delle certificazioni antimafia. La collaborazione consente di potenziare ulteriormente questa azione istruttoria, in particolare in relazione alle grandi opere pubbliche finanziate attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Questo è un aspetto cruciale, poiché le grandi opere possono essere soggette a rischi di infiltrazione mafiosa, e una preventiva verifica delle certificazioni è fondamentale per garantire che tali opere siano esenti da atteggiamenti illeciti.
Patrimonio conoscitivo a disposizione della magistratura
Inoltre, il protocollo consente alla Procura di accedere al patrimonio informativo gestito dal Gruppo interforze antimafia. Questo patrimonio rappresenta un insieme di conoscenze e dati raccolti nel corso delle attività di monitoraggio e controllo, che possono risultare di grande valore nel supportare le indagini in corso. L'attivazione di un canale preferenziale per lo scambio di informazioni tra queste due entità porta a una duplice vantaggio: una maggiore efficacia nel contrasto alle organizzazioni mafiose e un consolidamento della fiducia tra le istituzioni e la cittadinanza.
Un passo importante nel contrasto alla criminalità organizzata
Prevenire l'infiltrazione nei pubblici uffici
L'accordo siglato è descritto come un passo cruciale per affrontare il problema dell'inquinamento del sistema economico e politico da parte dei gruppi mafiosi. Il protocollo non solo mira a consolidare le misure preventive, ma si propone anche di tutelare le pubbliche amministrazioni dai tentativi di condizionamento da parte della criminalità organizzata. In un momento storico in cui la lotta alla mafia assume connotati sempre più complessi, questo accordo rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’impegno delle autorità nel preservare l'integrità delle istituzioni e garantire il benessere collettivo.
L'accelerazione di tali processi è fondamentale per costruire un fronte unito contro un nemico subdolo e radicato nel territorio, evidenziando l'importanza della sinergia tra diverse entità istituzionali per il bene comune.
Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Sofia Greco
