Fabrizio Giona, un giornalista di Latina, si è aggiudicato il primo posto al concorso di narrativa Racconti di Sabaudia con il suo racconto “Une petite folie”. L’evento di premiazione ha avuto luogo il 30 novembre presso il Centro di documentazione A. Mazzoni di Sabaudia. La storia, che celebra la bellezza del territorio e la sua cultura, ha catturato l’attenzione sia della giuria che del pubblico. Di seguito, i dettagli sui vincitori e sul concorso che ha coinvolto autori da tutta Italia.
La vittoria di Fabrizio Giona
Fabrizio Giona ha saputo trasmettere attraverso le sue parole un forte legame con Sabaudia, il suo mare e Villa Volpi, simboli della città. Il racconto “Une petite folie” è descritto dall’autore come una riflessione sull’essere umano e sulla continua ricerca di equilibrio interiore. Giona sottolinea che, soprattutto nei tempi moderni, il richiamo alla gentilezza e all’indulgenza nei confronti di noi stessi è fondamentale.
“Viviamo in una frenesia che spesso ci porta a dimenticare l’importanza di accettarci così come siamo”, afferma Giona. Attraverso la sua narrazione, invita a un momento di introspezione che possa favorire il perdono dei propri errori e difetti. Questa attitudine, secondo lo scrittore, è un atto di coraggio e permette di affrontare la vita con maggiore serenità. Il racconto è dunque un omaggio affettuoso a Sabaudia, una città che per cinque anni ha rappresentato il suo ambiente professionale e personale. Giona conclude commentando come questo luogo gli abbia insegnato l’importanza dell’amore per se stessi e della perseveranza.
I premi al concorso Racconti di Sabaudia
Il concorso Racconti di Sabaudia, ormai noto a livello nazionale, ha visto una partecipazione significativa di scrittori provenienti da vari angoli d’Italia. La manifestazione è stata sostenuta da enti come la Regione Lazio, il Comune di Sabaudia, Enel, Esri Italia, e il Consorzio Mare Pontino, rendendo l’evento un importante punto di riferimento culturale. L’assegnazione dei premi ha messo in luce non solo il talento di Giona, ma anche degli altri partecipanti.
Il secondo premio è andato a Silvana Tranchino, un’insegnante di materie letterarie proveniente da Napoli, che ha presentato la sua opera “Quattro spose a Sabaudia”. Tranchino ha saputo raccontare storie di vita legate al territorio, vincendo così il favore della giuria. Il terzo premio è stato attribuito a Maura Barbani, un’infermiera di Santa Marinella, con il racconto “L’ermellino e l’arcobaleno”, permettendo valore alla sua città che, per la prima volta, si trova sul podio del concorso.
Riconoscimenti per la fotografia
Espandendosi oltre la narrativa, il concorso ha premiato anche il contest fotografico per il 2024, che ha visto primeggiare una fotografia di Francesca Zito. Il secondo e il terzo posto sono andati rispettivamente a Barbara Cicconi e Anna Manfredi. I riconoscimenti offerti per la narrativa e la fotografia hanno incluso anche targe da parte di Enel, Regione Lazio e Consorzio Mare Pontino. In onore di Alfredo Vitali, il storico fotografo di Sabaudia, è stata conferita una targa a Irene Abati con il premio Emore a lui dedicato.
Questo evento rappresenta non solo un riconoscimento agli autori, ma anche una celebrazione della cultura e della comunità di Sabaudia, consolidando il suo posto nel panorama artistico italiano.
Ultimo aggiornamento il 2 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina