Il Premio Vivere a Spreco Zero, giunto alla sua dodicesima edizione, celebra l’impegno di progetti e iniziative volte a combattere lo spreco alimentare e promuovere uno sviluppo sostenibile. Sostenuto da un pool di aziende attente alle tematiche ambientali, il Premio riconosce le migliori buone pratiche in sei categorie fondamentali. La cerimonia di premiazione si terrà il 16 settembre a Roma nell’ambito della 5^ Giornata internazionale di consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari.
La giuria e l’organizzazione del premio
Presieduta da esperti di settore
La Giuria del Premio Vivere a Spreco Zero è presieduta da Andrea Segrè, Professore Ordinario di Economia Circolare e Politiche per lo Sviluppo Sostenibile all’Università di Bologna. Al suo fianco siedono figure di riferimento nel campo dell’ecologia e della sostenibilità, tra cui Antonio Cianciullo, Luca Falasconi, Marco Fratoddi, Roberto Giovannini, e molti altri professionisti di rilievo. Ogni giurato porta con sé competenze specifiche che garantiscono un esame accurato delle candidature, valutando impatto, originalità e replicabilità delle iniziative presentate.
Sostenuto da partner sensibili ai temi della sostenibilità
Il ruolo delle aziende partner, come Natura Nuova, Conad, Italia Zuccheri Coprob, Eni, Camst e Unitec, è cruciale nel sostenere e promuovere il Premio. Queste aziende condividono ulteriormente l’obiettivo di incentivare progetti che affrontano la problematica dello spreco alimentare e promuovono un utilizzo più consapevole delle risorse, scommettendo su un futuro più sostenibile. Collaborazioni di questo tipo non solo amplificano la portata dell’iniziativa, ma creano anche un ecosistema favorevole ai cambiamenti necessari per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo.
Vincitori delle categorie del premio
Biodiversità: la Rete dei Frutteti della Biodiversità
Nella categoria Biodiversità, il premio viene assegnato alla Rete dei Frutteti della Biodiversità, una collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e Arpae. Questo progetto unico in Italia si propone di preservare le varietà antiche delle piante da frutto e promuovere pratiche agricole senza l’uso di sostanze chimiche. La Rete consiste in otto frutteti che servono da laboratori a cielo aperto, dove vengono conservati esemplari di piante storiche che necessitano di poca o nessuna manutenzione. A tal proposito, è stata anche menzionata l’importanza dell’Agro-biodiversità Sardegna, considerata un esempio prezioso di tutela del patrimonio agricolo italiano.
Acqua: The Circle e la lotta agli sprechi idrici
Nella sezione dedicata alla protezione delle risorse idriche, il premio va a The Circle, il più grande impianto d’acquaponica d’Europa. Questa struttura innovativa è progettata per operare con zero rifiuti e emissioni, producendo il doppio rispetto alla norma con un risparmio annuale impressionante di oltre 33.000 kg di CO2 e 135 litri d’acqua per ogni chilogrammo di prodotto. L’impianto, che consente la crescita rapida delle piante senza anticoncezionali e fertilizzanti chimici, si pone come esempio ideale di come la tecnologia possa essere utilizzata a vantaggio della sostenibilità ambientale.
Educazione e sensibilizzazione nelle scuole
La categoria Scuole per lo Sviluppo Sostenibile premia il programma “Food Game”, dedicato agli studenti delle scuole superiori della zona ATS Milano. Questo progetto triennale ha un obiettivo chiaro: educare i giovani a una dieta sana e sostenibile attraverso un approccio ludico. I partecipanti sono coinvolti in attività di gruppo che promuovono la consapevolezza sull’importanza di uno stile di vita attivo e responsabile nei confronti delle risorse naturali. L’utilizzo dei social network come strumento educativo illustra l’intenzione di raggiungere una fascia di giovani sempre più digitalizzata.
Iniziative comunitarie: Pasta e Fagioli… con l’Olio
Il premio per le Associazioni di Cittadini va al progetto “Pasta e Fagioli… con l’Olio”, nato in Sicilia e volto a valorizzare la Dieta Mediterranea come elemento identitario. Questa iniziativa di educazione ambientale, coordinata da Francesco Cancellieri, si rivolge alla comunità metropolitana di Messina e si propone di promuovere stili di vita sani attraverso il rispetto delle tradizioni culinarie locali. Attraverso attività e laboratori pratici, il progetto incoraggia prassi alimentari più rispettose dell’ambiente, accentuando l’importanza delle risorse locali.
Produzione ortofrutticola: Agrintesa si aggiudica il premio
Nella categoria Produzione Ortofrutticola, il premio è assegnato ad Agrintesa, una storica cooperativa agricola con oltre cinquant’anni di esperienza. Con 4.000 produttori associati nel cuore dell’Emilia Romagna, Agrintesa si distingue per l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità delle produzioni. I soci dedicano il loro impegno alla coltivazione e alla valorizzazione dei prodotti tipici della regione, lavorando in sinergia per promuovere pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Saggistica e cultura della sostenibilità
Infine, nella categoria Saggistica, il premio va al libro “Mangiare come Dio comanda” di Elisabetta Moro e Marino Niola, un’opera che esplora l’interconnessione tra scelte alimentari e valori morali. Il Premio Speciale “Pagine di sostenibilità” è assegnato a “Laudate Deum”, l’esortazione apostolica di Papa Francesco, che esorta a riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente, e invita a un impegno collettivo per affrontare la crisi climatica. Con questi riconoscimenti, il Premio Vivere a Spreco Zero non solo celebra le buone prassi, ma stimola anche un cambiamento culturale profondo e necessario.
Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Sara Gatti