Il Premio Nazionale Annalisa Durante, dedicato alla giovane vittima innocente della camorra, ha iniziato la sua sesta edizione con un tema evocativo e significativo: il mare. Nel giorno dell’anniversario della sua nascita, scuole, istituzioni e volontari si sono uniti per commemorare Annalisa e riflettere sui messaggi di legalità e di speranza che il mare rappresenta. Questa manifestazione coinvolge giovani studenti di ogni ordine e grado, compresi quelli in situazioni di particolare vulnerabilità, come detenuti e ragazzi che frequentano percorsi di recupero.
Il richiamo del mare: simbolismo e partecipazione
Il mare è molto più di una semplice risorsa naturale; per Annalisa, rappresentava un luogo di libertà e riflessione, un porto dove si possono trovare accoglienza e opportunità. Durante la prima giornata del Premio, gli studenti della scuola secondaria di primo grado “Gaetano Caporale” di Acerra hanno offerto una performance incentrata sul tema marino, aggiungendo un tocco emotivo all’evento. La partecipazione di diverse scuole italiane e di ragazzi che attraversano momenti difficili invita a una riflessione profonda: la necessità di dare voce a chi se la sente di chiedere di essere ascoltato e compreso.
Giovanni Durante, il padre di Annalisa, ha esposto con chiarezza l’importanza di queste iniziative per i giovani, sottolineando il valore di un lavoro dignitoso e la necessità di porre fine alla violenza, un messaggio che deve risuonare nell’anima di tutti, anche degli adulti reclusi, ricordando che il cambiamento è possibile per chiunque decida di impegnarsi. Un mare di sentimenti, come quello evocato dal Premio, si trasforma in un’occasione per sognare un futuro migliore.
L’impegno della società civile e delle istituzioni
Il presidente dell’associazione di promozione sociale Annalisa Durante, Giuseppe Perna, ha descritto l’incontro con Annalisa come un’opportunità per abbracciare una nuova vita, per riscoprire se stessi attraverso il mare dei sentimenti. L’evento non è solo una commemorazione, ma un atto di responsabilità collettiva che mira a un’azione concreta verso il cambiamento. La figura di Annalisa serve da fulcro, un’ispirazione che incita a riflettere sul valore di una società pacifica e giusta.
L’importanza del Premio è stata sottolineata da don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis della Regione Campania, il quale ha evidenziato come Annalisa rappresenti un simbolo di speranza per le nuove generazioni e per il riscatto sociale. Quando i detenuti si confrontano con la memoria di Annalisa, si ritrovano a fare i conti con le proprie azioni, comprendendo che la consapevolezza degli errori passati è fondamentale per intraprendere un cammino di cambiamento. La memoria non è solo un atto di rispetto, ma un trampolino di lancio per un futuro in cui giustizia e verità possano finalmente prevalere.
Un evento di portata nazionale tra incontri e riflessioni
La giornata ha visto la partecipazione di rappresentanti delle forze dell’ordine, della magistratura e del mondo scolastico, tra cui la presidente del Tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, e il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli, Aldo Policastro. Questi incontri hanno favorito un dialogo costruttivo sul tema della legalità, portando a una riflessione sulle esperienze condivise e sulla responsabilità di ciascuno nel contrastare la criminalità e promuovere la cultura della legalità.
Mario Morcone, assessore alla Legalità della Regione Campania, ha ribadito come la triste vicenda di Annalisa offra un’opportunità di riscatto attraverso eventi che coinvolgono le scuole, sensibilizzando i giovani su temi importanti. La questione della legalità non riguarda solo il passato, ma si proietta nel futuro, invitando a costruire un ambiente più sicuro e giusto per tutti. La conclusione dei lavori è stata affidata a Roberta Gaeta, consigliera regionale della Campania, che ha incoraggiato a proseguire su questa strada di impegno sociale e culturale.
Il premio “Annalisa Durante. Un mare di sentimenti” proseguirà fino al 21 febbraio, sotto la coordinazione dell’Associazione di Promozione Sociale “Annalisa Durante” e la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, continuando a promuovere un messaggio di speranza e impegno collettivo.