La terza edizione del premio “Lea Garofalo – La Memoria e l’Impegno contro le mafie”, in corso a Cittanova, ha visto come primo premiato il Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri Andrea Rispoli. Questo evento si svolge nel contesto del quindicesimo anniversario del brutale massacro di Milano a opera della ‘ndrangheta. Il premio commemora le vittime delle mafie, approfondendo la riflessione sull’importanza del ricordo e dell’impegno nella lotta contro la criminalità organizzata.
L’incontro con il pubblico e la presentazione del libro
L’apertura della manifestazione è stata caratterizzata da un incontro dibattito incentrato sul libro “Il Riflesso degli Eroi – Storie di Uomini al servizio della Nazione”. L’opera, scritta dal Generale Rispoli insieme allo storico Vincenzo Cuomo e al Maggiore dei Carabinieri Marco Catizone, narra le esperienze di coraggio e dedizione dei carabinieri nel corso della loro storia bicentenaria. Molti giovani presenti hanno mostrato grande interesse, rivolgendo numerose domande agli autori sui racconti di eroismo e sui valori che guidano la professione.
Il Generale Rispoli, che ha un forte legame con la Calabria avendo comandato il comando regionale dei Carabinieri dal 2015 al 2017, ha condiviso aneddoti di figure emblematiche come Salvo d’Acquisto e Carmine Tripodi. Queste storie non solo illustrano il sacrificio dei carabinieri, ma rendono anche omaggio ai valori di legalità e giustizia che caratterizzano l’Arma.
Il valore del legame con la comunitÃ
Nel suo intervento, Rispoli ha sottolineato il fondamentale rapporto tra i Carabinieri e la comunità locale. Tale vincolo si è cementato nel tempo grazie al lavoro quotidiano degli uomini e delle donne in divisa, che fungono da punto di riferimento per i cittadini. La loro presenza non è solo funzionale, ma anche simbolica, rappresentando un bastione contro la criminalità e un supporto per chi si trova in difficoltà .
Il Generale ha parlato dell’importanza di trarre ispirazione dalle gesta dei carabinieri caduti in servizio. Questi uomini e donne, che hanno sacrificato la propria vita per la giustizia, incarnano il coraggio e l’abnegazione che devono guidare ogni operazione dell’Arma. Rispoli ha quindi rimarcato come ogni carabiniere, attraverso il proprio operato, contribuisca a scrivere una parte importante della storia e dell’identità nazionale.
Un riconoscimento per il sacrificio collettivo
Durante la cerimonia, Rispoli ha espresso gratitudine verso tutti i militari dei Carabinieri, indicando il premio ricevuto come un riconoscimento per il sacrificio e l’impegno di chi indossa la divisa. L’alto ufficiale ha voluto dedicare il premio a tutti i carabinieri in servizio, rimarcando che tale onorificenza rappresenta una celebrazione dello spirito di servizio che contraddistingue il Corpo.
Rispondendo alla domanda sull’importanza del lavoro di squadra, Rispoli ha sottolineato come il riconoscimento ricevuto sia il frutto dell’impegno complessivo di ogni singolo carabiniere. Ogni giorno, questi uomini affrontano sfide e difficoltà , lavorando incessantemente per garantire sicurezza e protezione alla comunità . L’assegnazione del premio, quindi, non è solo un tributo personale, ma un tributo a tutti coloro che operano nel segno della legalità e del rispetto della legge.
Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2024 da Marco Mintillo