Una giornata intensa e significativa ha caratterizzato il gran finale dell’edizione 2024 del Premio giornalistico Mimmo Ferrara, svoltosi presso l’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli. Questo evento non solo ha messo in luce le migliori produzioni giornalistiche, ma ha anche offerto l’occasione di riflessione sul ruolo del giornalismo nella società contemporanea. Premiazione dopo premiazione, il pubblico ha potuto assistere a momenti emozionanti e a riconoscimenti che esaltano l’impegno e la passione di chi lavora nel settore dell’informazione.
I riconoscimenti ai giovani talenti e ai veterani del giornalismo
Un risalto particolare è stato dato al giovane Davide Uccella, brillate giornalista dell’emittente Canale21, che ha ricevuto il premio per il suo servizio video innovativo incentrato sull’uso dell’Intelligenza artificiale da parte dell’Asl Napoli 3 Sud. L’iniziativa ha portato a risultati tangibili nella riduzione delle liste d’attesa, un argomento di grande attualità che ha toccato molti cittadini. La premiazione di Uccella rappresenta un riconoscimento al giornalismo che sa coniugare innovazione tecnologica e interesse pubblico.
Fruttuosa anche la partecipazione di Alessandra Martino, la cui inchiesta su una giovane paziente trapiantata, realizzata per Canale 8, ha commosso e informato allo stesso tempo. Il suo servizio ha dimostrato come il giornalismo possa essere una potente voce di narrazione umana e sociale, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi delicati e importanti.
Non sono mancati i riconoscimenti ai veterani: Antonio Sasso, figura di spicco del Roma e attuale direttore editoriale, ha ricevuto il premio alla carriera, un onore che sottolinea il suo contributo al panorama giornalistico italiano nel corso degli anni. Anche la giuria ha voluto segnalare il lavoro di Cristina Liguori con una menzione speciale, a testimonianza della qualità e del valore del suo operato.
Un nuovo premio: Casagit e la salute dei giornalisti
Il Premio Casagit ha fatto il suo esordio in questa edizione, aggiungendo un ulteriore livello di riconoscimento nel campo del giornalismo. Valentina Panetta, giornalista del Messaggero, ha ricevuto questo riconoscimento, il quale evidenzia l’importanza della salute e del benessere all’interno della professione giornalistica. Questo nuovo premio è destinato a crescere nel tempo, sottolineando il legame fra informazione e salute.
La giornata ha visto la presenza di figure chiave nel mondo del turismo e della sanità: Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, e Carlo Verna, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, hanno arricchito l’evento con le loro testimonianze, contribuendo a creare un clima di grande condivisione e riflessione sul futuro del giornalismo.
Tavola rotonda su sanità e solidarietà
Uno dei momenti salienti della giornata è stata la tavola rotonda dal titolo “Cura e solidarietà tra sanità pubblica e privata. La Casagit una scommessa che continua da 50 anni”. Coordinata da Arturo De Vivo, presidente dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti, l’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore. Tra i relatori, Francesco Bifulco e Marco Musella dell’Università Federico II, il presidente della Casagit Gianfranco Giuliani e Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli.
Questa discussione ha posto l’accento sull’importanza della solidarietà all’interno del mondo sanitario, mettendo in evidenza il lavoro fatto dalla Casagit, la cassa di mutuo soccorso dei giornalisti. La presenza di eventi simili è cruciale, poiché offre l’opportunità di confrontarsi su tematiche che coinvolgono direttamente il benessere dei professionisti dell’informazione, evidenziando come la cura sia un diritto per tutti.
Il Premio Mimmo Ferrara si è confermato come un appuntamento strategico per celebrare i valori del buon giornalismo e per riflettere sulle sfide future, in un contesto in continua trasformazione.
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Sara Gatti