In questi giorni, si stanno registrando segnalazioni preoccupanti da parte dei cittadini che frequentano la Necropoli della Banditaccia. Molti proprietari di cani stanno avendo delle reazioni ansiose, raccogliendo improvvisamente i loro animali, per allontanarli da una fila di insetti pericolosi notati lungo il cammino. Le autorità locali avvisano di prestare attenzione, dato che la processionaria è stata avvistata in quest’area.
Perché la processionaria rappresenta un rischio
La processionaria è un insetto lepidottero appartenente alla famiglia dei taumatopeidi e costituisce un parassita altamente nocivo per diverse specie arboree, tra cui pini e querce. Questi insetti colpiscono soprattutto le piante giovani, in particolare quelle che hanno un’età compresa tra i due e i cinque anni. L’adulto della processionaria, una farfalla dalle ali grigie con striature brune, ha una vita piuttosto breve: solitamente non supera i due giorni. Durante il mese di luglio, le femmine, dopo la fecondazione, si arrampicano sugli alberi per deporre le uova.
Oltre ai danni ai vegetali, la processionaria può avere effetti devastanti sugli animali. La presenza di peli urticanti sul corpo di questi bruchi rappresenta una vera e propria minaccia, soprattutto per cani e cavalli. Questi animali, annusando il terreno, possono involontariamente ingerire questi peli, che causano reazioni molto gravi.
Sintomi e conseguenze dell’esposizione
Quando un cane entra in contatto con i peli urticanti della processionaria, possono manifestarsi sintomi gravi. Il primo segnale è un’aumentata salivazione, dovuta a un’infiammazione acuta che colpisce principalmente la bocca, ma può estendersi anche all’esofago e allo stomaco. La lingua dell’animale può gonfiarsi in modo preoccupante, fino a compromettere la respirazione. Il contatto diretto con i peli urticanti provoca danni seri al tessuto cellulare, con la possibilità di necrosi che può portare alla perdita di parti della lingua.
Questi sintomi si manifestano rapidamente, e un intervento immediato è essenziale per limitare i danni e il dolore dell’animale.
Cosa fare in caso di avvelenamento
In situazioni di esposizione alla processionaria, è fondamentale contattare un veterinario. La rapidità con cui si riceve assistenza può fare la differenza. Se possibile, un primo intervento utile è il lavaggio della bocca del cane con abbondante acqua, per rimuovere i peli urticanti. Questo passaggio deve essere effettuato con grande delicatezza, poiché l’animale sta vivendo un momento di forte dolore.
Si raccomanda di indossare guanti durante questa operazione, per evitare il contatto diretto con i peli dell’insetto, che sono irritanti anche per gli esseri umani.
Le autorità locali, in particolare le “Guardie Ecozoofile Fareambiente Cerveteri”, hanno iniziato a individuare gli alberi infestati dalla processionaria nella zona e hanno avvisato la cittadinanza dell’importanza di prestare attenzione soprattutto a chi porta animali al seguito.
Questa nuova minaccia ecologica richiede dunque un’attenzione particolare per la salute degli animali domestici. È importante che i proprietari di cani rimangano vigili, specialmente nei luoghi dove queste infestazioni sono state segnalate. La cooperazione tra cittadini e autorità potrebbe portare a soluzioni più efficaci e tempestive per garantire la salute di tutti.