Palazzo Reale si prepara ad accogliere uno dei più importanti eventi culturali dell’anno: il G7 della Cultura. Questo appuntamento coincide con una fase di lavori di ristrutturazione che sta coinvolgendo il prestigioso sito storico, il quale sta subendo interventi significativi per preservarne il patrimonio artistico. Tra le operazioni in atto, il riposizionamento del secondo arazzo della nota manifattura francese dei Gobelins, che raffigura “Il Fuoco”, rappresenta un passo essenziale nel restauro della Prima Anticamera. Questa sala storica è un luogo simbolico in cui gli ospiti attendevano di essere ricevuti dal re.
Il restauro degli arazzi della manifattura dei Gobelins
Dettagli sui quattro arazzi della serie degli elementi
La serie completa degli arazzi, acquistata nel 1814 dal re di Napoli Gioacchino Murat, comprende quattro opere raffiguranti gli Elementi: L’Aria, Il Fuoco, La Terra e L’Acqua. L’ultima viene esposta nella Galleria di Palazzo Reale, un capolavoro di abilità artigianale della manifattura dei Gobelins, che nel 1703 produceva questi straordinari pezzi d’arte. La serie è ispirata ai cartoni realizzati da Charles Le Brun, pittore di corte di Luigi XIV, nel 1664, che ha conferito ai tessuti un carattere barocco ricco di dettagli e vivacità.
Il primo dei due arazzi, L’Aria, è stato già restaurato e esposto sulla parete sud. Questo restauro ha richiesto attenzione meticolosa per rimuovere lo sporco accumulato nel tempo e riparare eventuali scuciture, con l’applicazione di un supporto in tela di lino sulla parte posteriore per garantire la stabilità dell’arazzo. La grande qualità delle nature morte ornamentali, che adornano i bordi degli arazzi, offre una finestra sul gusto artistico dell’epoca e sulla cura riservata a queste opere. Il secondo arazzo, Il Fuoco, ha subito un trattamento di lavaggio dopo attenti saggi, completando così un restauro eseguito dalla nota ditta Conservazione e restauro opere tessili di Graziella Palei.
Restauro del trono e lavori in corso
Il trono e il progetto “Restituzioni”
Parallelamente agli interventi di restauro degli arazzi, è iniziato il processo di ristrutturazione del trono che adorna il Palazzo, elemento centrale per la storia della monarchia napoletana. Grazie al progetto “Restituzioni” sostenuto da Intesa Sanpaolo, il trono è stato trasferito al Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, dove verrà restaurato in vista di un ritorno al suo posto previsto per febbraio 2026. Durante il periodo di restauro, una seduta borbonica settecentesca prenderà temporaneamente il suo posto, consentendo ai visitatori di continuare a vivere l’atmosfera storica del Palazzo. Il processo di restauro sarà documentato attraverso video e clip che verranno condivisi sui social media, permettendo a tutti di seguire l’avanzamento dei lavori.
Lavori di pulitura dello scalone d’onore
In aggiunta ai restauri degli arazzi e del trono, i lavori di pulitura dello Scalone d’Onore sono iniziati lo scorso luglio e sono previsti per concludersi a ottobre. Durante il G7 della Cultura, queste operazioni subiranno una pausa temporanea, ma rappresentano un’altra importante fase di intervento su una delle aree più emblematiche di Palazzo Reale. La cura riservata a questo monumento è fondamentale per preservare la ricca storia e l’eredità culturale che il Palazzo rappresenta, non solo per Napoli ma per tutto il patrimonio artistico italiano.
La ristrutturazione di Palazzo Reale, in preparazione del G7 della Cultura, è un evento che sottolinea l’importanza di conservare la storia attraverso un impegno costante nella manutenzione e valorizzazione del patrimonio.