La creazione della Compagnia dei Portuali di Gioia Tauro rappresenta un momento significativo per l’operatività del porto, un importante snodo logistico in Europa. Questo nuovo ente si propone di gestire le esigenze di lavoro temporaneo, superando una carenza che finora ne ha limitato l’efficienza. Oggi, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, ha rivelato i dettagli essenziali della fondazione della compagnia durante una conferenza stampa, annunciando anche l’interesse di diverse aziende private a partecipare al progetto.
Dettagli sulla Compagnia dei Portuali
La Compagnia dei Portuali di Gioia Tauro sarà costituita da una società a responsabilità limitata con un capitale sociale fissato a un milione di euro. Le operazioni di creazione dell’ente procederanno con la formalizzazione presso un notaio, in attesa dell’approvazione da parte della Corte dei Conti e del Ministero delle Infrastrutture. La partecipazione delle aziende private è ben distribuita: la Mct possiederà il 42% delle quote, seguita da Universal Service, Sea Work e International Shipping, ciascuna con una quota del 3%. Il restante 49% sarà a carico dell’Autorità di Sistema Portuale, garantendo così un equilibrio tra pubblico e privato nella gestione delle operazioni.
Un aspetto chiave della nuova compagnia è il suo obiettivo di assorbire i 50 portuali attualmente iscritti alla Port Agency, con l’aggiunta di altri 70 che saranno assunti a breve. La figura del portuale è fondamentale per le operazioni quotidiane del porto, e con la creazione di questa nuova entità si tenta di garantire stabilità e continuità nel lavoro. Anche se alcune aziende, come Automar, non parteciperanno direttamente alla compagnia, hanno assicurato che utilizzeranno comunque i servizi dei portuali della nuova agenzia.
Le scadenze e le prospettive future
Un altro elemento da considerare è la scadenza della Port Agency attuale, fissata per il 31 dicembre, a meno che non vengano garantiti nuovi finanziamenti o proroghe. L’agenzia ha finora gestito le chiamate a tempo per i portuali, assicurando anche l’erogazione dell’Indennità di mancato avviamento, che ha costituito un supporto vitale per molti lavoratori. La scadenza imminente impone quindi una certa urgenza nel completare il processo di transizione verso la nuova Compagnia.
Agostinelli ha sottolineato l’impegno profuso per realizzare questo progetto, frutto di trattative lunghe e complesse. L’intento è di garantire un futuro non solo ai portuali attuali, ma anche a coloro che entreranno nella forza lavoro con l’avvio della nuova compagnia. La realtà portuale di Gioia Tauro ha potenzialità enormi e il nuovo ente rappresenta un passo importante per valorizzare il capitale umano in un contesto dove la logistica gioca un ruolo cruciale.
Implicazioni per il settore portuale del sud Italia
La nascita della Compagnia dei Portuali di Gioia Tauro si inserisce in un contesto più ampio, che riguarda la gestione dei porti nel sud Italia. Questo passo non solo aiuterà a gestire l’attività operativa in modo più efficiente, ma potrà anche avere ripercussioni positive sull’economia locale. Con una gestione più strutturata e una forza lavoro dedicata, Gioia Tauro potrebbe rafforzare la propria posizione come hub commerciale tra i principali porti del Mediterraneo, favorendo investimenti e nuove opportunità per le aziende locali.
L’attenzione verso la creazione di posti di lavoro e il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore portuale è essenziale per stimolare lo sviluppo economico nella regione, dove la disoccupazione ha storicamente rappresentato un problema significativo. La nuova compagnia potrebbe, quindi, non essere solo un ente operativo, ma anche un simbolo di rinascita e di speranza per il futuro del porto e della comunità circostante.
Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Sara Gatti