Presentato a Desenzano del Garda il cortometraggio sulla vita preistorica in palafitta

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Presentato a Desenzano del Garda il cortometraggio sulla vita preistorica in palafitta - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Il Museo civico archeologico "G. Rambotti" di Desenzano del Garda ha ospitato la presentazione di un nuovo coinvolgente cortometraggio intitolato "Antiche tracce. La vita in palafitta ", realizzato nell’ambito del progetto "Le palafitte Unesco". Questa opera, situata nel suggestivo Parco Archeo-Natura di Fiavé, in provincia di Trento, esplora la vita di antiche comunità agricole europee attraverso la tecnologia della realtà virtuale.

Il cortometraggio: un viaggio nel neolitico

La produzione e lo sviluppo

"Antiche tracce" è un cortometraggio della durata di sei minuti, frutto di cinque mesi di intensa lavorazione. Durante questo periodo, il team ha dedicato notevoli sforzi per creare un'opera che non solo informasse, ma anche intrattenesse il pubblico. Il cortometraggio è composto da sei scene, ognuna delle quali ricrea momenti significativi della quotidianità di una comunità preistorica che ha abitato nei villaggi alpini su palafitte tra il 3.800 a.C. e il 1.500 a.C.

Il concept di questa iniziativa si basa su un approccio innovativo, in grado di trasmettere storie storiche attraverso un linguaggio cinematografico adattato. Questo metodo ha permesso di evidenziare le usanze e le attività quotidiane di un'epoca spesso considerata lontana e misteriosa, rendendo l'esperienza sia educativa che coinvolgente.

La realizzazione con la realtà virtuale

La realizzazione del cortometraggio ha richiesto un vasto progetto di collaborazione, che ha visto coinvolti 22 membri della comunità locale: dieci comparse e dodici maestranze, unite a un elenco totale di circa trenta attori. Questo approccio sinergico ha permesso di costruire un'esperienza autentica e vicina alla realtà, grazie alla diversità di contributi artistici e culturali.

Il regista Federico Basso ha sottolineato l’originalità dei mezzi espressivi utilizzati, vale a dire l'uso di ambienti ricostruiti dal vivo e la fusione tra fiction e documentarismo. L’adozione di elementi tipici del cinema ha ulteriormente elevato il prodotto finale, con il risultato di un cortometraggio che non si limita a trasmettere informazioni storiche, ma offre una fruizione immersiva in un contesto storico autentico attraverso tecnologie all'avanguardia.

Proiezione al Rovereto Archeologia Memoria Film Festival

Un palcoscenico prestigioso

Il cortometraggio "Antiche tracce" avrà l'onore di essere presentato al Rovereto Archeologia Memoria Film Festival, previsto dal 2 al 6 ottobre. Questa vetrina rappresenta un’importante opportunità per portare alla ribalta il lavoro svolto, consentendo a un pubblico più ampio di esplorare e apprezzare il patrimonio culturale delle palafitte, patrimonio dell'umanità riconosciuto dall'UNESCO.

Il festival fungerà da piattaforma per la condivisione di opere che celebrano e promuovono la memoria storica, creando un ponte tra passato e presente. La partecipazione a questo evento sottolinea non solo il valore culturale del cortometraggio, ma anche l’impegno della comunità e dei professionisti coinvolti nel centralizzare la ricerca e la divulgazione della storia preistorica.

L'importanza della storia e della cultura

Il cortometraggio si inserisce nel contesto più ampio dell'importanza della salvaguardia e della valorizzazione dei beni culturali, in particolare quelli legati alle pratiche agricole e abitative delle popolazioni antiche. Attraverso l’uso di tecnologie moderne e un linguaggio narrativo accattivante, il progetto contribuisce a far conoscere un aspetto fondamentale della storia europea, promuovendo anche un maggiore interesse verso le discipline legate all'archeologia e alla storia antica.

Il cortometraggio "Antiche tracce" si propone così non solo come un'opera artistica, ma come un mezzo educativo capace di attrarre e coinvolgere il pubblico in un viaggio emozionante nel tempo.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Sofia Greco

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