Roma, 16 aprile – Il Consorzio Olio di Calabria Igp, insieme alle autorità regionali, ha svelato un innovativo contrassegno identificativo. Questa iniziativa è stata presentata nella sala oro della Cittadella, nel palazzo del Governo di Calabria, dopo gli eventi simili presso l’Istituto Poligrafico dello Stato e il Senato della Repubblica. L’obiettivo è chiaro: fornire un’identità unica per ogni bottiglia di olio Calabria Igp, assicurando così la tracciabilità e la protezione del prodotto.
Il valore dell’identità nel settore agroalimentare
Da un po’ di tempo, ogni bottiglia di Olio di Calabria Igp è accompagnata da un’etichetta identificativa unica. Questo passaggio attribuisce una vera e propria “identità” al prodotto, fondamentale in un settore dove la qualità è essenziale. Durante la conferenza stampa, il presidente del Consorzio, Massimino Magliocchi, insieme al direttore Giuseppe Perri, ha fatto il punto sulla situazione attuale, sottolineando l’importanza di un’identificazione chiara per il consumatore. Accanto a loro, produttori locali, scuole e rappresentanti delle istituzioni, come l’Assessore all’agricoltura Gianluca Gallo e il Direttore Generale ARSAC Fulvia Caligiuri, hanno supportato l’iniziativa.
Felice Assenza, del Ministero dell’Agricoltura, ha partecipato in collegamento da Roma per evidenziare l’importanza di garanzie nella qualità dei prodotti agroalimentari. Un contrassegno come questo non solo tutela il consumatore ma rappresenta una strategia concreta per combattere la contraffazione, come ha affermato Magliocchi. L’intento è chiaro: far sapere al consumatore che può fidarsi della qualità di ciò che acquista.
La produzione olivicola in Calabria
In Calabria, la coltivazione dell’olivo ricopre un valore strategico per l’economia agricola. Su una superficie agricola totale di circa 500 mila ettari, ben 170 mila sono dedicati a questo tipo di produzione, ovvero un terzo del totale. Questi numeri evidenziano non solo la passione dei produttori locali, ma anche l’importanza dell’olio d’oliva in termini di sostenibilità economica e culturale.
L’olio calabrese non è solo un prodotto; è parte della cultura gastronomica italiana, apprezzato in tutto il mondo. Il contrassegno, quindi, non fa solo riferimento al prodotto in sé, ma si inserisce in una narrazione più ampia, quella della tradizione culinaria calabrese, che merita di essere valorizzata e protetta.
Design e funzionalità del nuovo contrassegno
Il design del nuovo contrassegno è stato curato nei minimi dettagli per garantire un alto livello di sicurezza. Ispirato ai sistemi utilizzati per la stampa delle banconote, ogni etichetta è numerata singolarmente e include un Qr Code. Scansionandolo con uno smartphone, il consumatore può accedere a una piattaforma informativa. Qui si trovano notizie relative alla qualità, alle procedure produttive e alla protezione contro le frodi.
L’adozione di un contrassegno unico rappresenta un progresso significativo. Magliocchi ha dichiarato che questo sistema non è solo per preservare l’integrità del prodotto, ma anche per promuovere la consapevolezza tra i consumatori. Un’attenzione particolare è stata riservata all’interazione con atleti e prestigiosi partner, tra cui la Lilt, che evidenziano l’impegno del Consorzio nel rendere ogni bottiglia di olio riconoscibile, creando un “nome e cognome” per ciascuna.
Con questa iniziativa, il Consorzio si colloca in una posizione di vantaggio nel panorama dell’agroalimentare italiano, avvicinandosi a esperienze già affermate in altri settori del “made in Italy”, come il cioccolato di Modica o l’aceto balsamico di Modena.