Presentato il nuovo logo dell'università degli studi della Basilicata: un passo verso il futuro

Presentato il nuovo logo dell’università degli studi della Basilicata: un passo verso il futuro

L’Università degli Studi della Basilicata presenta un nuovo logo per modernizzare la sua identità visiva, riflettendo l’evoluzione verso il digitale e attirando studenti in un contesto accademico competitivo.
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Presentato il nuovo logo dell'università degli studi della Basilicata: un passo verso il futuro - Gaeta.it

L’Università degli Studi della Basilicata ha recentemente rivelato il suo nuovo logo, un cambiamento significativo volto a modernizzare l’identità visiva dell’istituzione. L’annuncio è avvenuto oggi a Potenza, durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il rettore Ignazio Mancini, la prorettrice Elena Esposito e Antonio Bixio, docente dell’Ateneo e responsabile del progetto di design. Questo restyling non solo aggiorna l’immagine dell’università, ma risponde anche alla crescente necessità di adattarsi alle richieste del mondo digitale, dove la fruibilità sul web è diventata fondamentale.

Il significato del nuovo logo

Il nuovo logo incorpora elementi del sigillo storico dell’università, consegnato nel 1984 dall’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Nonostante il rispetto per il passato, il rettore Mancini e il suo team hanno enfatizzato l’urgenza di un logo che rispecchiasse una realtà contemporanea e attrattiva. Secondo Bixio, il processo ha privilegiato un aspetto moderno che non dimentica le radici storiche: “Oggi siamo Unibas, ma ci identifichiamo come Università Basilicata”. Questo approccio ha condotto a una rielaborazione grafica delle due lettere, che si presentano in una forma tridimensionale capace di sfondare il piano, evidenziando una volontà di innovazione ed evoluzione.

La scelta cromatica, attentamente studiata, si inserisce in questo contesto di modernità e raffinatezza. Gli esperti coinvolti nel progetto hanno lavorato per garantire che il nuovo logo non solo fosse esteticamente piacevole, ma anche facilmente riconoscibile e funzionale per le applicazioni digitali. La trasformazione visiva riflette la volontà dell’ateneo di riallineare la propria immagine all’identità contemporanea, rendendola più accattivante per gli studenti e per la comunità accademica.

Il processo di restyling

Elena Esposito ha sottolineato che il nuovo logo è parte di un più ampio processo di restyling volto a rinnovare l’immagine dell’Università degli Studi della Basilicata. L’obiettivo non è solo quello di sembrare più moderni, ma anche di conferire nuova vitalità all’istituzione accademica nel suo insieme. “Il nostro intento è rilanciare l’immagine dell’Ateneo e attrarre un maggior numero di studenti e ricercatori,” ha dichiarato Esposito, evidenziando come, nel corso degli anni, l’università abbia evoluto la sua comunicazione visiva per mantenere il passo con i cambiamenti sociali e tecnologici.

Questo aggiornamento dell’immagine è cruciale in un’epoca in cui le università di tutto il mondo stanno cercando di affermarsi in un ambiente sempre più competitivo. La scelta di un logo rinnovato rappresenta quindi non solo un semplice cambiamento estetico, ma un segno tangibile dell’impegno dell’università nel migliorare la sua proposta formativa e il suo posizionamento a livello nazionale e internazionale.

Prospettive future

Il rettore Mancini ha concluso la presentazione evidenziando come il logo sia simbolo di una nuova fase per l’Ateneo: “Stiamo cercando di rilanciare il nostro prestigio e la nostra competitività”. Questo cambiamento apre le porte a nuove strategie di comunicazione e marketing, fondamentali per attrarre un pubblico sempre più vasto e diversificato. È un incentivo per gli studenti a considerare l’Università della Basilicata come una scelta valida e stimolante per il loro percorso accademico e professionale.

Con il restyling del logo, l’Università degli Studi della Basilicata si prepara ad affrontare le sfide del futuro, mantenendo salde le proprie radici e al tempo stesso abbracciando l’innovazione. Una transizione che non passa inosservata nel panorama accademico italiano, dove la necessità di aggiornamento e adattamento è più che mai vitale.

Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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