Il progetto Sion, promosso dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche, continua a svolgere un ruolo cruciale nella conservazione e promozione della memoria storica legata alla Shoah. Durante un recente evento presso la Casa della Memoria di Servigliano, è stato svelato il volume “Sion – L’arte si fa memoria“, redatto dal direttore scientifico dell’associazione Casa della Memoria, Paolo Giunta La Spada, e dall’artista Massimo Vitangeli. Questa pubblicazione non solo celebra l’opera monolitica inaugurata nel 2022, ma documenta anche il percorso artistico e didattico che ha portato a questa significativa installazione.
Una nuova iniziativa per la memoria storica
L’appuntamento è stato un’occasione importante per ribadire l’importanza della memoria storica, soprattutto in un contesto come quello attuale, dove il rischio di oblio è sempre presente. Il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, ha inviato un messaggio durante la presentazione, sottolineando che “mantenere vivo il ricordo è fondamentale non solo per onorare il passato, ma anche per costruire un futuro consapevole”. Queste parole mettono in evidenza la responsabilità sociale di affrontare il tema della memoria storica in modo attivo e coinvolgente.
L’arte, in questo contesto, si presenta come un mezzo efficace per stimolare la riflessione e la sensibilizzazione su eventi tragici come la Shoah. La Casa della Memoria di Servigliano, che ha aperto le sue porte nel 2022, ospita opere pensate per richiamare l’attenzione sulle atrocità del passato e sull’importanza di apprendere da quelle esperienze per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro. La scultura di Massimo Vitangeli, in particolare, è una rappresentazione tangibile di questo impegno.
Collaborazioni e iniziative locali
Il progetto Sion è frutto della collaborazione tra diverse comunità e istituzioni, tra cui il Comune di Servigliano, l’associazione Casa della Memoria e l’associazione Koiné. Durante l’evento, si è svolta una tavola rotonda intitolata “Quando l’arte si fa memoria“, moderata da Andrea Pipponzi dell’associazione Koiné. Tra i relatori c’erano il sindaco di Servigliano, Marco Rotoni, la presidente dell’Istituto storico di Macerata, Annalisa Cegna, e i due autori del volume, Paolo Giunta La Spada e Massimo Vitangeli, oltre al professor Gennaro Avano.
Questo incontro ha permesso di approfondire l’importanza del dialogo tra arte e storia, sottolineando come azioni culturali possano contribuire a una maggiore consapevolezza collettiva. Le camere dell’ITI “Montani” di Fermo e della Secondaria di Primo grado di Servigliano erano presenti, evidenziando un coinvolgimento attivo delle nuove generazioni in queste tematiche cruciali. La formazione di giovani e adulti attraverso questi progetti educativi è essenziale per garantire che la memoria storica rimanga una parte integrante della coscienza collettiva della comunità.
Verso un museo generazionale della memoria
Il progetto Sion non si limita alla presentazione del volume e alla scultura, ma si evolve verso la creazione di un museo generazionale della memoria. Questa nuova iniziativa prevede la realizzazione di uno spazio dedicato alla preservazione e alla narrazione della storia, con l’obiettivo di fare luce su eventi che hanno segnato il Novecento e la coscienza collettiva.
Un museo dedicato alla memoria non solo offre un luogo fisico dove conservare documenti e opere d’arte, ma rappresenta anche un’opportunità per favorire la ricerca e l’educazione su temi storici. Attraverso mostre temporanee, laboratori didattici e conferenze, si intende coinvolgere un pubblico più ampio, rendendo accessibile la storia e favorendo la riflessione critica su temi di grande rilevanza sociale e culturale. La Casa della Memoria e il futuro museo generazionale diventeranno, così, crocevia di momenti di interazione e riflessione, contribuendo attivamente a mantenere viva la memoria collettiva.
Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina