A pochi giorni dalla cerimonia di presentazione delle Guide de L’Espresso 2025, in programma il 26 novembre al Teatro Arcimboldi di Milano, i curatori Andrea Griffagnini e Luca Gardini svelano le principali novità di quest’edizione. Con mille ristoranti e vini selezionati, l’iniziativa mira a presentare un’ampia panoramica delle eccellenze culinarie italiane, con un forte focus sull’emergere di nuovi talenti e sulla valorizzazione delle tradizioni gastronomiche.
Un panorama gastronomico in evoluzione
Quest’anno, la guida di Griffagnini ha visto l’ingresso di circa 70 nuovi ristoranti, molti dei quali guidati da giovani chef emergenti. Questi locali hanno dimostrato di guadagnare rapidamente punteggi migliori, evidenziando un trend di riconoscimento crescente da parte della critica. Il curatore ha messo in luce l’importanza di supportare i nuovi protagonisti della cucina italiana, garantendo al contempo una presenza significativa ai ristoranti storici, che continuano a rappresentare il fulcro della tradizione culinaria nazionale.
“La nostra missione è sempre stata quella di dare voce ai giovani talenti del settore” ha dichiarato Griffagnini. “Ma non dimentichiamo i classici, i ristoranti che hanno segnato la storia della nostra gastronomia.” Questa edizione della guida presenta anche un netto cambiamento per quanto riguarda i premi: il numero dei riconoscimenti speciali è passato da 24 a 12 e, per la prima volta, è stato introdotto il premio per le migliori sale italiane. È stato premiato come miglior pasticcere Luca Villa, che gestisce l’Imàgo di Roma, mentre il titolo di miglior sommelier è andato a Rudy dell’Enoteca La Torre, sempre nella Capitale.
La selezione dei vini e le novità
Nella Guida ai Vini d’Italia, Luca Gardini ha degustato quasi 5mila vini, selezionando mille esemplari seguendo criteri ben precisi: pulizia, riconoscibilità e rigore stilistico, tra gli altri. Quest’anno, un’importante novità è l’inclusione della classifica dei 50 migliori vini del mondo, che nelle attese premiazioni ha visto primeggiare vincitori provenienti dalla Slovenia, dall’Albania e dalla Germania.
Tra i premi assegnati nella Guida ai Vini de L’Espresso figurano nomi illustri: il miglior vino rosso è il Vigneti delle Dolomiti Igt Rosso San Leonardo 2019, mentre il miglior vino bianco è rappresentato dal Collio Doc Bianco Fosarin 2022. I premi continuano con il miglior vino dolce, il Romagna Albana Docg Villalba 2023, e il miglior bianco da uve autoctone, il Gavi Docg del Comune di Gavi La Meirana 2023.
Fabio Mecca si guadagna il titolo di miglior enologo, e la Valtellina è premiata come miglior area vitivinicola, un riconoscimento che testimonia la qualità e la tradizione vitivinicola di questa regione. Con queste scelte, le Guide de L’Espresso non solo celebrano le eccellenze enogastronomiche, ma si propongono anche di evidenziare le tendenze emergenti e sostenere il futuro della cucina e dell’enologia italiana.
Ultimo aggiornamento il 11 Novembre 2024 da Donatella Ercolano