Il film “Sottocoperta”, opera interamente napoletana, è stato proiettato ieri al Senato della Repubblica, nella storica Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro a Roma, grazie all’iniziativa del senatore Luigi Nave, membro della Commissione Industria, Commercio, Turismo e Agricoltura. La pellicola, diretta da Simona Cocozza e uscita nelle sale lo scorso settembre, ha catturato l’attenzione per la sua tematica attuale e rilevante nel contesto sociale presente.
Presentazione del film e incontro col cast
L’evento ha preceduto la proiezione del film un incontro moderato dalla giornalista Conchita Sannino. Sono intervenuti diversi ospiti, tra cui membri del cast, come Elisabetta D’Acunzo e Samantha Cito, co-sceneggiatrice e produttrice per Flicktales, insieme a Giovanni Calvino e Giovanni Parisi, produttori di Tlle Storytellers. La presenza di questi protagonisti ha arricchito il dibattito, dando voce a chi ha contribuito con impegno alla realizzazione di questa commedia romantica.
Tematica delle “staycation” nella pellicola
La trama di “Sottocoperta” affronta un fenomeno sociale sempre più diffuso: quello delle “staycation”, o “vacanze talpa”. Questo termine descrive il comportamento di chi, non avendo la possibilità economica di andare in vacanza in luoghi esotici, si sente costretto a raccontare bugie per non apparire inadeguato di fronte agli altri. La profondità della trama si arricchisce nel contesto attuale dove i social media amplificano la percezione esterna, creando pressioni enormi su chi si trova in situazioni di difficoltà economica.
I protagonisti, interpretati da Antonio Folletto e Maria Pia Calzone, navigano attraverso le insidie delle aspettative sociali, offrendo allo spettatore uno specchio della nostra società. Questa commedia, pur mantenendo un tono leggero e ironico, porta una riflessione sulla realtà contemporanea, dove la pressione per apparire ha il potere di influenzare le vite delle persone.
Commenti del senatore Luigi Nave
Il senatore Luigi Nave ha condiviso il suo entusiasmo per il film, evidenziando l’attualità dei temi trattati. Ha parlato di come questa pellicola tocchi problematiche sociali di grande rilevanza, che i cittadini italiani vivono quotidianamente. Ha sottolineato che la visione del film a Napoli, coincidente con la sua uscita, ha reso l’esperienza ancora più intensa, indicando come il contesto economico e sociale attuale sia rappresentato in maniera lucida nel racconto cinematografico.
Nave ha inoltre evidenziato l’importanza di riconoscere e affrontare le “fobie sociali”, un aspetto complesso che il film riesce a mettere in luce. La paura del giudizio altrui, spiega, può portare a uno stato di isolamento, creando una spirale negativa che impatta sulla salute mentale. La pellicola, pur nella sua leggerezza, invita a considerare come queste dinamiche sociali influenzino profondamente il benessere delle persone.
Riflessioni finali
“Sottocoperta” si presenta non solo come un’opera di intrattenimento, ma come un’analisi dei fenomeni sociali attuali, rendendolo un prodotto culturale significativo nel panorama cinematografico. La via attraverso cui la regista e il suo team hanno scelto di raccontare la realtà delle “staycation” offre spunti di riflessione utili per comprendere le pressioni a cui sono sottoposti i giovani e le famiglie moderne. Con uno sguardo attento sulla società, questa commedia romantica potrebbe diventare un punto di riferimento per ulteriori discussioni su un tema così delicato.