Presunti illeciti nella gioielleria Elysium: coinvolti calciatori e vendite fittizie

Presunti illeciti nella gioielleria Elysium: coinvolti calciatori e vendite fittizie

La Procura di Milano indaga sulla gioielleria Elysium per presunti illeciti di riciclaggio legati a scommesse illegali, coinvolgendo noti calciatori e sequestrando 1,5 milioni di euro.
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La Procura di Milano sta indagando sulla gioielleria Elysium per presunti illeciti di riciclaggio di denaro proveniente da scommesse illegali. I rappresentanti Antonio Scinocca e Antonino Parise, accusati di riciclaggio, si dichiarano innocenti. L'inchiesta ha coinvolto anche calciatori di Serie A e ha portato al sequestro di 1,5 milioni di euro. Gli - Gaeta.it

Un’inchiesta della Procura di Milano sta facendo luce su presunti illeciti legati alla gioielleria Elysium, dove si sospetta che siano stati utilizzati conti correnti aziendali per mascherare operazioni di riciclaggio di denaro proveniente da scommesse illegali. Gli attori principali in questa indagine, Antonio Scinocca e Antonino Parise, sono accusati di riciclaggio, ma si dichiarano innocenti.

il contesto dell’indagine

La gioielleria Elysium, con sede a Milano, è finita al centro di un’inchiesta che ha coinvolto diverse personalità note del mondo del calcio. Secondo le forze dell’ordine, sarebbero stati compiuti movimenti finanziari sospetti, camuffati da normali vendite di orologi e gioielli. I due indagati si stanno difendendo con l’obiettivo di dimostrare la loro estraneità rispetto alle accuse mosse contro di loro. Gli interrogatori, avvenuti davanti al giudice per le indagini preliminari Lidia Castellucci, sono stati un passo importante per cercare di evitare misure cautelari, come gli arresti domiciliari.

Expert avvocati, tra cui Vincenzo Maiolo Staiano e Salvatore Staiano, stanno supportando i due nella loro difesa. Maiolo ha dichiarato che i suoi assistiti hanno risposto alle domande per dimostrare la loro non colpevolezza e la correttezza delle loro operazioni commerciali. La situazione si complica, però, dal momento che l’inchiesta ha coinvolto anche altri nomi noti, inclusi calciatori delle ultime squadre di Serie A.

le accuse specifiche

Le accuse nei confronti della gioielleria Elysium e dei suoi rappresentanti non si limitano a operazioni ordinarie; ci sono anche dettagli che suggeriscono connessioni con attività illecite più ampie. Secondo le ricostruzioni, Elysium Group srl avrebbe facilitato il trasferimento di fondi provenienti da attività illegali legate al gioco, rendendo difficile l’identificazione della provenienza del denaro. I sospetti riguardano operazioni effettuate da conti correnti aziendali, dove tre individui, inclusi i già nominati Scinocca e Parise, avrebbero potuto operare in modo da sviare i controlli.

Le modalità di operazione includevano la simulazione di vendite di orologi e gioielli, supportate da fatture emesse formalmente. Tuttavia, ciò che maggiormente ha attirato l’attenzione degli inquirenti è la ricezione di bonifici per pagamenti che coprivano debiti di gioco di calciatori. Tra i nomi citati spicca quello di Nicolò Fagioli, che avrebbe ricevuto trasferimenti pari a circa 700mila euro, assieme ad altre somme per giocatori come Sandro Tonali e Alessandro Florenzi.

misure di sicurezza e sviluppi futuri

Oltre agli interrogatori, la situazione si è aggravata per gli indagati con il sequestro di 1,5 milioni di euro disposto dalla Guardia di Finanza. Tale misura ha come scopo quello di bloccare le risorse economiche coinvolte nell’indagine. La giurisdizione deciderà a breve se applicare misure cautelari nei confronti di Scinocca e Parise, che sperano di sciogliere i dubbi attorno alla loro attività e di ripristinare la loro reputazione all’interno del settore.

La Procura di Milano continua le sue indagini, tenendo d’occhio gli sviluppi finanziari e i movimenti all’interno dell’azienda. Non resta che attendere le prossime mosse della giustizia, con l’auspicio che la verità emerga in tempi brevi.

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