A livello europeo, la stagione agricola del 2024-25 si prospetta difficile per il settore delle mele. Secondo i dati presentati da Assomela durante l’evento Prognosfruit a Budapest, si prevede un’importante diminuzione della produzione, che potrebbe portare a un aumento significativo dei prezzi al dettaglio. Questa situazione avrà conseguenze importanti sia per i produttori sia per i consumatori.
calo della produzione di mele in europa
Dati generali sul settore
Le stime indicano che la produzione di mele in Europa per il 2024 si attesterà a circa 10.207.000 tonnellate. Questo rappresenta un significativo calo dell’11% rispetto all’anno precedente e del 14% rispetto alla media dei tre anni precedenti. Il fattore principale che ha contribuito a questa contrazione è stato il verificarsi di gelate primaverili che hanno colpito in particolare le zone più produttive. L’analisi di Assomela evidenzia come questi eventi meteorologici abbiano avuto un impatto diretto e sostanziale sulla quantità e qualità del prodotto.
Impatto economico atteso
L’abbassamento della produzione di mele potrebbe comportare un aumento dei prezzi per il consumatore finale. Durante la conferenza, gli esperti hanno ipotizzato che il mercato delle mele fresche possa subire un innalzamento dei prezzi medi rispetto al passato, soluzione in parte attesa dai produttori, già alle prese con i margini di guadagno ridotti. Con una domanda costantemente elevata e una scarsa offerta, i consumatori potrebbero doversi preparare a prezzi superiori, specialmente nei periodi di maggiore richiesta.
situazione in italia
Produzione nazionale e regionale
Per quanto riguarda l’Italia, la stima di produzione per il 2024 si aggira attorno a 2.162.495 tonnellate, mostrando una lieve diminuzione dell’1% rispetto all’anno scorso. Tuttavia, la situazione varÃa significativamente da regione a regione. In particolare, l’Alto Adige e il Trentino hanno registrato i cali più pronunciati, rispettivamente del 9% e del 7%, in seguito alle gelate primaverili che hanno compromesso gravemente i raccolti.
D’altra parte, altre regioni mostrano segni di ripresa. Il Veneto, per esempio, prevede un incremento della produzione del 33%, mentre l’Emilia-Romagna e il Piemonte si attestano su un +15% e un +8%. Questa eterogeneità nella produzione regionale indica una risposta resiliente di alcune aree agricole alle sfide climatiche, presentando una varietà di coltivazioni che potrebbe mitigare gli effetti complessivi della diminuzione.
Settore biologico
Il segmento delle mele biologiche ha visto un decremento rispetto all’anno precedente, registrando una produzione di 158.150 tonnellate, che costituisce circa il 7% dell’offerta totale. Questa diminuzione del 6% rispetto al 2023 è indicativa di un calo generale nella produzione di questo segmento di mercato, che ha goduto di un crescente interesse negli ultimi anni. I produttori biologici, quindi, si trovano ad affrontare una realtà più complessa, in cui la sostenibilità economica deve trovare un equilibrio con le sfide agricole.
prospettive per il mercato fresco
Previsioni per il mercato delle mele fresche
Il mercato delle mele destinate al consumo fresco si preannuncia complesso per la stagione 2024-25. Si stima che la quantità di mele destinate a questo mercato sarà di 1.880.999 tonnellate, mantenendo una sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la maggiore volatilità dei prezzi potrebbe influenzare le dinamiche della domanda, rendendo il mercato meno prevedibile.
Strategie per i produttori
In risposta a queste sfide, i produttori potrebbero dover rivedere le proprie strategie commerciali e di marketing, puntando su qualità e approvvigionamento sostenibile per attrarre i consumatori sempre più attenti e informati. Le associazioni di categoria, come Assomela, stanno già lavorando per supportare gli agricoltori in questo periodo di incertezze e per fornire informazioni utili riguardo le tendenze del mercato.
L’intero settore è quindi chiamato a un’attenta riflessione sulle proprie politiche, puntando alla formazione e all’innovazione per affrontare efficacemente le sfide future che il mercato europeo delle mele si appresta a vivere.