Le proiezioni economiche per la Lombardia continuano a mostrare segnali di una crescita moderata, con il PIL regionale previsto in aumento dell'1,1% per il 2024. Secondo le analisi pubblicate nel booklet economico del centro studi di Assolombarda, questa crescita segue un incremento dell'1% registrato nel 2023, evidenziando una certa resilienza nonostante le sfide attuali. Le dinamiche settoriali mostrano un ruolo predominante dei servizi e delle costruzioni, mentre il settore industriale sta vivendo una fase di rallentamento.
Crescita del pil lombardo: un’analisi settoriale
Servizi e costruzioni come motore principale
Le previsioni economiche confermano un trend positivo per i servizi e le costruzioni, i quali continuano a rappresentare i principali motori della crescita economica in Lombardia. Questi settori hanno beneficiato di una maggiore domanda interna, spinta da investimenti infrastrutturali e da un aumento della spesa per servizi, che hanno sostenuto l'attività economica regionale. Il comparto dei servizi, in particolare, gioca un ruolo cruciale nel supportare le piccole e medie imprese, contribuendo significativamente alla creazione di posti di lavoro e all'attrazione di investimenti esteri.
Dall'altra parte, il settore delle costruzioni ha mostrato un andamento positivo, favorito da un incremento delle opere pubbliche e di ristrutturazione che ha rilanciato l'occupazione e stimolato l'attività economica. Questo slancio è particolarmente evidente nelle aree metropolitane, dove i progetti di riqualificazione urbana hanno attratto investimenti significativi.
Il rallentamento dell’industria
In contrasto con la performance positiva dei servizi e delle costruzioni, il settore industriale lombardo sta affrontando un periodo complesso, caratterizzato da un rallentamento significativo. Negli ultimi mesi del 2023 e nelle primissime previsioni per il 2024, il comparto ha segnalato una continua debolezza nella domanda, sia a livello domestico che globale. Questo contesto di incertezza ha portato a una contrazione della produzione, con molte aziende che si trovano costrette a rivedere le loro strategie operative.
Le aspettative di ripresa per l'industria sono ora fissate per la seconda metà del 2024, a condizione che ci siano segnali di miglioramento nella domanda globale e che si allevino le pressioni inflazionistiche. Tuttavia, la combinazione di fattori come l’aumento dei costi energetici, le misure restrittive di politica monetaria e le tensioni geopolitiche globali rende il percorso di ripresa ancora incerto e tortuoso.
Prospettive economiche: il commento di Assolombarda
Ottimismo cauto per il futuro
Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, ha espresso un moderato ottimismo sull'evoluzione della situazione economica della Lombardia. Secondo Spada, le previsioni di crescita costituiscono un segnale di un sistema economico regionale "strutturalmente vitale e competitivo". Nonostante le sfide attuali, il presidente ha sottolineato come le industrie abbiano svolto un ruolo fondamentale nella ripresa post-pandemia, contribuendo a posizionare la Lombardia in una posizione privilegiata nel contesto internazionale.
Spada ha evidenziato che l'operato di Assolombarda e delle associazioni di categoria ha permesso ai territori di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia di ottenere risultati straordinari. Tuttavia, ha avvertito che la difficoltà dell'industria nei primi mesi del 2024 richiederà attenzione e strategia per affrontare i fattori di rischio emergenti. La necessità di un supporto mirato alle imprese e di interventi efficaci in risposta all'inflazione e all'instabilità geopolitica sono stati ulteriormente sottolineati dal presidente.
