A Bologna, il nuovo Centro per la riabilitazione dei pazienti affetti da malattia di Parkinson ha aperto le sue porte, rappresentando un’importante novità nel panorama sanitario dell’Emilia-Romagna. Seppur l’inaugurazione ufficiale sia prevista per il 4 ottobre, la struttura è già attiva dal mese di maggio, offrendo una serie di servizi specializzati per gestire questa complessa patologia. Questo centro è uno dei pochi in Italia a utilizzare un approccio fortemente multidisciplinare, garantendo un’assistenza integrata e personalizzata.
Approccio multidisciplinare e programma riabilitativo
Il nuovo Centro bolognese si distingue per un approccio riabilitativo che coinvolge una squadra di professionisti specializzati in vari ambiti della salute. Il programma intensivo di riabilitazione, della durata di 4-8 settimane, prevede la collaborazione di neurologi, fisiatri, fisioterapisti, psichiatri, psicologi, logopedisti e nutrizionisti. Questa cooperazione tra diverse figure sanitarie permette di affrontare i sintomi della malattia di Parkinson in modo globale, mirando a migliorare la qualità della vita dei pazienti a lungo termine.
L’integrazione di varie discipline è essenziale, poiché la malattia di Parkinson può manifestarsi con sintomi fisici, psicologici e sociali che richiedono interventi diversificati. Ad esempio, le sessioni di fisioterapia sono fondamentali per la mobilità e il recupero muscolare, mentre il supporto psicologico può aiutare ad affrontare l’ansia e la depressione spesso associate a questa malattia. L’obiettivo del programma è fornire una risposta efficace e personalizzata, favorendo una ripresa attiva delle normali attività quotidiane e migliorando l’autonomia del paziente.
Attività e servizi offerti
Il centro non si limita a fornire trattamenti medici tradizionali, ma propone anche diverse attività che mirano a favorire il benessere e la socializzazione dei pazienti. Tra le iniziative disponibili ci sono sedute di Qi-gong, che lavorano sulla respirazione e sul movimento dolce, nonché laboratori di pittura e danza, concepiti per stimolare l’espressione creativa e il coinvolgimento attivo. Queste attività, oltre a essere terapeutiche, promuovono anche la socializzazione tra i pazienti, creando un ambiente di supporto peer-to-peer.
La struttura, con una superficie di oltre 1000 metri quadrati, è stata progettata per facilitare queste pratiche e garantire l’accessibilità a tutti i pazienti. La diversificazione delle attività e la disponibilità di spazi adeguati rappresentano un valore aggiunto per il centro, che intende rispondere in modo efficiente e ampio alle esigenze dei malati di Parkinson.
La storia e la missione del centro
Il Centro di riabilitazione di Bologna è dedicato alla memoria di Paolo Baldini, un neurologo originario della città, che già nel 2015 immaginò la creazione di un luogo specializzato per aiutare i pazienti affetti dalla malattia di Parkinson. La realizzazione di questa struttura è stata possibile grazie a un investimento di 4 milioni di euro da parte del complesso di Villa Baruzziana.
Vincenzo Neri, case manager e coordinatore sanitario del Centro, sottolinea l’importanza di fornire un supporto non solo ai pazienti, ma anche ai loro familiari. Il caregiver, spesso trascurato, gioca un ruolo fondamentale nella gestione della patologia e per questo il centro include anche un servizio di supporto psicologico dedicato a loro, riconoscendo il peso emotivo derivante dall’assistenza a un familiare affetto da questa malattia. Questo approccio olistico sottolinea la volontà di creare una rete di cura che coinvolga tutti i soggetti interessati.
Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Armando Proietti