La piazza san pietro comincia a riempirsi di fedeli e religiosi che hanno superato i controlli ai varchi per partecipare ai funerali di papa francesco. Molti sono arrivati con largo anticipo per assicurarsi un posto nelle prime file, spesso limitati, considerando l’importanza dell’evento che richiama persone da ogni parte del mondo. La presenza di gruppi eterogenei testimonia il forte legame con la figura del pontefice e il significato del momento storico religioso.
L’attesa e la pazienza dei fedeli davanti a san pietro
Le prime decine di persone in piazza san pietro raccontano un’attesa lunga e costante. Un gruppo di giovani salesiani hanno riferito di essersi messi in fila già da mezzanotte, sostenendo la fatica delle ore per essere vicini al luogo della celebrazione funebre. Anche fuori dall’Italia si avverte questa tensione emotiva: un uomo in abiti tradizionali albanesi segnala di essere arrivato in coda fin dalla serata precedente, dalle 19, per assicurarsi un posto. Con lui ci sono don Antonio, che coordina la pastorale cattolica degli albanesi in Italia, e un altro connazionale, a testimonianza delle comunità impegnate e presenti in questa giornata.
Il clima intorno a piazza san pietro si carica quindi di emozione e attese reali, dove ogni ora trascorsa in fila assume un significato diverso, collegato al rispetto per papa francesco e alle numerose iniziative che ha portato avanti durante il pontificato, dai viaggi pastorali alla canonizzazione di figure fondamentali.
Simboli di fede e appartenenza tra i partecipanti
Nella folla si notano anche messaggi e simboli di riconoscimento verso l’azione di papa francesco. Tra questi un cartello con la scritta: “Grazie santo padre per la canonizzazione di madre Teresa, la tua visita nel nostro paese, la beatificazione dei nostri martiri”. Questo tipo di riferimenti sottolinea come le scelte del pontefice abbiano lasciato un’impronta significativa in varie comunità e culture.
Accanto a questo, sono presenti fedeli che indossano vestiti o uniformi tipiche delle loro confraternite, segno di radicamento religioso e identitario. Due giovani, Lorenz e Luca, sono arrivati fin dalla Germania, guidando per sedici ore consecutivamente con l’obiettivo di poter essere a Roma in occasione delle esequie di papa francesco. Il loro viaggio rappresenta non solo devozione ma anche una risposta concreta a un evento che mobilita credo e volontà oltre confini nazionali.
Organizzazione e prima affluenza all’evento funebre
Il flusso dei partecipanti a piazza san pietro è controllato attraverso varchi con misure di sicurezza rigorose. Questo ha creato file lunghe ma ordinate che consentono di gestire l’ingresso in modo efficace. I posti a sedere per assistere alle celebrazioni sono limitati e la richiesta supera di gran lunga la disponibilità, costringendo molti a restare in piedi o a cercare posizioni più distanti.
La presenza di fedeli provenienti da diverse realtà religiose e culturali ha aggiunto complessità nella gestione dell’evento, il quale procede secondo i tempi stabiliti e con rispetto delle procedure previste. In questo contesto l’organizzazione della pastorale cattolica italiana e delle comunità straniere ha un ruolo centrale per coordinare la risposta dei fedeli e mantenere l’ordine all’interno e all’esterno della piazza.
Lo scenario a san pietro, in queste ore, si presenta come testimonianza di un momento unico nel panorama religioso mondiale, in cui la partecipazione e la devozione si misurano anche con le attese e gli spostamenti di chi ha voluto rendere omaggio a papa francesco.