Il primo maggio a Napoli sarà dedicato alla sicurezza sul lavoro, un tema che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto come centrale per la giornata dei lavoratori 2025. Le manifestazioni in programma si svolgeranno in piazza Municipio con momenti di commemorazione e interventi di rappresentanti sindacali e istituzionali. Il richiamo nasce dalle recenti tragiche morti sul lavoro in Campania, da giugno si contano già undici vittime. L’attenzione resta alta per la necessità di rafforzare controlli e formazione.
Iniziative per il primo maggio in ricordo di salvatore renna e i morti sul lavoro
L’appuntamento principale si terrà a partire dalle 9.30 sotto la stazione della metropolitana di piazza Municipio, lungo la linea 1. Qui i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Napoli – rispettivamente Nicola Ricci, Melicia Comberiati e Giovanni Sgambati – deporranno una corona di fiori alla lapide che ricorda Salvatore Renna. L’uomo perse la vita nel 2014, proprio durante i lavori per costruire quella fermata. Alla cerimonia saranno presenti il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il prefetto Michele di Bari.
Commemorazione simbolica
Questa tappa vuole richiamare, con un gesto simbolico, chi è morto sul posto di lavoro. Il ricordo di Renna, operaio che non ha visto conclusa la sua opera, rappresenta il punto di partenza della mobilitazione che si svolgerà nelle ore successive in piazza Municipio. L’evento vuole tenere viva l’attenzione pubblica sulle condizioni lavorative che, specie nel settore edile e della manutenzione, restano a rischio.
Riflessioni dei sindacati sul problema delle morti sul lavoro in campania
In Campania si registrano infatti numeri drammatici. Il segretario Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, ha evidenziato che dall’inizio del 2025 sono undici le persone morte durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Tra questi, Carmine Parlato, morto lo scorso 17 aprile in un incidente alla funivia del Faito mentre lavorava come macchinista Eav. Le morti si ripetono lungo l’intera regione e rappresentano una ferita aperta che richiede risposte concrete.
Ricci ha chiesto al governo maggiore attenzione e interventi normativi più stringenti per la vigilanza, il controllo e la formazione. Ha sottolineato come la priorità principale debba essere quella di garantire a ogni lavoratore il ritorno a casa, un diritto che non dovrebbe mai diventare materia di dibattito. La commemorazione di Salvatore Renna diventa così un monito che disegna le azioni future, mostrando un lavoro incompiuto sul fronte della sicurezza.
Proposte e richieste
Le richieste di uil: ispettori, controlli e procura speciale per le vittime
Il segretario generale della Uil Napoli e Campania, Giovanni Sgambati, ha sottolineato l’urgenza di incrementare i controlli e aumentare il numero degli ispettori per prevenire nuovi incidenti. Ha ricordato che ogni morte sul lavoro costituisce, a suo avviso, un omicidio colposo. Perciò, propone l’istituzione di una procura speciale con funzioni analoghe a quelle riservate alle vittime delle mafie, per assicurare giustizia e attenzione rigorosa a questi casi.
Sgambati ha richiamato anche la questione degli incidenti non mortali, che coinvolgono molti lavoratori senza il rispetto dei diritti e spesso senza alcuna riparazione adeguata. La sua posizione riguarda la necessità di una lotta sindacale senza pause o cedimenti, con l’obiettivo di azzerare le vittime sul posto di lavoro.
L’appello della cisl per un piano di formazione e un uso mirato dei fondi inail
Melicia Comberiati, segretaria generale Cisl Napoli, ha messo in luce come la sicurezza sul lavoro richieda più di reazioni emotive. Serve un piano concreto e definitivo per la salute nei luoghi di lavoro. In particolare, ha ricordato la necessità di rafforzare il numero e il potere di azione dei delegati interni alle aziende.
Comberiati ha ribadito l’importanza della formazione costante di tutti i lavoratori come arma principale per evitare incidenti. Ha proposto di destinare annualmente i 3 miliardi di avanzo Inail proprio a corsi mirati per la formazione, sottolineando che l’attenzione a queste misure non può mai diminuire, pena un nuovo ritorno di incidenti e morti evitabili.
La sua è una richiesta che chiama in causa istituzioni e imprese affinché facciano fronte comune su questo tema che pesa sulla vita di intere famiglie e sulla salute collettiva nelle industrie e cantieri della regione.
Le iniziative promosse a Napoli per il primo maggio si collocano in un momento delicato per il territorio campano. Le associazioni sindacali puntano a mantenere alta l’attenzione pubblica per evitare che le morti sul lavoro diventino solo numeri, ma recuperino dignità e siano spinta per provvedimenti immediati e mirati.