Nel porto di Genova si apre una nuova fase per il trasporto ferroviario merci con la partenza del primo treno portacontainer lungo 400 metri dal parco Rugna. Questo spazio, appena inaugurato, è destinato a potenziare le operazioni di carico e scarico nel porto, grazie alle moderne tecnologie e a infrastrutture pensate per gestire grandi volumi di traffico ferroviario.
il nuovo parco Rugna: cuore logistico per il porto di Genova
Il parco ferroviario Rugna si trova all’interno del porto di Genova ed è gestito sotto concessione dai terminal Psa Sech e Bettolo. Questo spazio è stato realizzato per migliorare le operazioni di smistamento dei convogli merci, con particolare attenzione ai portacontainer. L’utilizzo di gru a ponte automatizzate sui binari rappresenta un punto di forza. Queste gru, a breve, saranno dotate di sistemi di controllo a distanza e semi-automatizzati, con l’obiettivo di velocizzare le operazioni e ridurre i tempi di attesa.
capacità e operazioni potenziate
Il parco Rugna è progettato per supportare fino a venti coppie di treni al giorno, una capacità significativa che lo rende una componente strategica per la gestione del traffico ferroviario all’interno del porto di Genova. Le possibilità di movimentazione e carico si ampliano così in vista di un traffico sempre più intenso e di una maggiore richiesta di efficienza nei trasferimenti merci.
collegamenti strategici con l’interporto di Rivalta Scrivia e il Terzo Valico dei Giovi
Il primo treno portacontainer ha avuto come destinazione l’interporto di Rivalta Scrivia, situato vicino a Tortona. Questo collegamento è particolarmente rilevante per consolidare la rete intermodale della zona, collegando il porto di Genova con un nodo terrestre che agevola la distribuzione delle merci su scala nazionale. Rivalta Scrivia funge da fulcro per lo smistamento ferroviario e contribuisce a ridurre il traffico su strada, facilitando lo spostamento di container e carichi di grandi dimensioni.
sinergie con infrastrutture chiave
In aggiunta, il polo Rugna è strettamente connesso alla futura stazione ferroviaria del Campasso e alla stazione marittima di Sampierdarena. Questi collegamenti rappresentano un passo avanti verso l’integrazione con il Terzo Valico dei Giovi, la linea ferroviaria ad alta velocità che collegherà Genova a Milano. La sinergia tra queste infrastrutture porterà a un flusso merci più rapido e un accesso diretto agli snodi chiave del Nord Italia.
innovazioni tecnologiche e funzionalità del parco Rugna
L’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha introdotto diverse novità tecnologiche nel nuovo parco ferroviario. Tra queste spicca una piastra traslatrice, una piattaforma mobile che consente di spostare le locomotive tra i binari automaticamente. Questo sistema permette di efficientare le manovre, accelerare il cambio dei convogli e sfruttare meglio lo spazio disponibile sui binari.
gestione multifunzionale dei binari
Servire più binari nello stesso momento significa gestire più treni senza creare colli di bottiglia o ritardi e rende il parco Rugna un elemento chiave nel miglioramento della capacità operativa del porto. Queste attrezzature moderne sono parte di un progetto più ampio volto a trasformare il porto di Genova in un centro logistico competitivo nel Mediterraneo, con attenzione su velocità e precisione nelle operazioni ferroviarie.
il nodo campasso e il limite dei treni lunghi 750 metri
La stazione del Campasso è pensata per accogliere treni portacontainer più lunghi, fino a 750 metri, rispetto ai primi convogli di 400 metri che passano dal parco Rugna. Tuttavia, con l’attivazione della linea ad alta velocità tra Genova e Milano, i treni di questa lunghezza non potranno transitare attraverso il parco Rugna stesso.
organizzazione del traffico ferroviario
Questo elemento impone un’organizzazione diversa del traffico ferroviario. Mentre il parco Rugna si concentra sui treni fino a 400 metri, la stazione del Campasso rappresenta il punto di partenza e arrivo per convogli più lunghi, ideali per movimentare grandi volumi di container senza rallentare le operazioni. Questa distinzione aiuta a distribuire il traffico ferroviario in modo più equilibrato e sfruttare al meglio ciascuna infrastruttura.
L’interconnessione tra Port Rugna, Campasso e Sampierdarena forma così un sistema integrato che bilancia capacità, dimensioni e tempi di percorrenza, puntando a migliorare la gestione complessiva del flusso merci nel porto genovese.
La partenza del primo treno portacontainer lungo 400 metri dal nuovo parco Rugna segna una tappa rilevante nella modernizzazione del porto di Genova. L’attenzione alle tecnologie automatizzate, i collegamenti con infrastrutture strategiche e la capacità di gestire un numero elevato di convogli imprimono un’accelerazione alla logistica ferroviaria marittima della Liguria. Il futuro delle merci sul nodo genovese si disegna così all’insegna di una maggiore capacità e precisione.