Il recente aggiornamento del nomenclatore approvato dalla Regione Abruzzo ha sollevato preoccupazioni e segnalazioni da parte del Tribunale per la Difesa del Malato. Le lamentele riguardano soprattutto le difficoltà che le persone disabili stanno affrontando nel ricevere gli ausili necessari. Questo nuovo sistema, introdotto a fine anno, ha portato al cambio di codici per una serie di dispositivi, complicando il processo di richiesta e accesso da parte degli utenti.
Cambiamenti nel nomenclatore e il loro impatto
Il nuovo nomenclatore della Regione Abruzzo ha introdotto modifiche significative ai codici di riferimento per gli ausili. Tra questi rientrano attrezzature fondamentali come stampelle, deambulatori, protesi e sollevatori, catalogati negli allegati A2 e B2. L’introduzione di nuove codifiche ha complicato il processo di richiesta e ha creato incertezze in un contesto già difficile per coloro che necessitano di supporto. Le segnalazioni evidenziano che, a causa di queste variazioni, molte persone disabili si sono trovate in difficoltà nel comunicare ai medici gli ausili specifici di cui hanno bisogno.
Molti professionisti del settore sanitario, nonostante le loro competenze, non sono stati aggiornati rispetto alle nuove codifiche. Questo ha generato una catena di errori e malintesi, rendendo complicato il riconoscimento delle necessità di assistenza da parte di chi si occupa di loro. Questo non è solo un problema burocratico: si traduce in ritardi e inaccessibilità a servizi essenziali per condurre una vita dignitosa.
Il blocco nell’acquisto degli ausili e le ripercussioni per le persone disabili
A peggiorare la situazione, la Regione ha dovuto interrompere le gare per l’acquisto degli ausili richiesti dalle persone disabili. Questo ha portato a una paralisi nell’erogazione degli strumenti necessari, aggravando le condizioni di vita di molti individui. Senza la possibilità di accedere agli ausili per la mobilità e il sostegno, molte persone con disabilità vivono una realtà complessa, limitando drasticamente la loro autonomia e la partecipazione sociale.
Le segnalazioni ricevute dal Tribunale per la Difesa del Malato sono un chiaro indicativo di un problema sistemico che va affrontato. Si stima che il blocco degli ausili comporti un danno significativo, non solo a livello pratico, ma anche emotivo, influenzando il benessere psico-fisico delle persone coinvolte.
La richiesta di intervento da parte delle associazioni
In risposta a questa situazione complicata, le associazioni che sostengono le persone disabili hanno formalmente richiesto un intervento diretto ai vertici della Regione Abruzzo. In particolare, si esorta il Presidente Marco Marsilio e l’assessore alla sanità a prendere provvedimenti urgenti per dare soluzione a queste problematiche. Le richieste non riguardano solo un adeguamento burocratico, ma mirano a ripristinare un equilibrio fondamentale per garantire il diritto all’assistenza.
Le associazioni sottolineano l’urgenza di un dialogo con le istituzioni per garantire che le necessità delle persone con disabilità siano finalmente ascoltate. Con l’obiettivo di trovare una soluzione concreta ai disagi attuali, si chiede che venga stabilito un tavolo di confronto dedicato per rivedere il nuovo nomenclatore e rendere il sistema più inclusivo e accessibile.
Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina