Processione dell'Immacolata a Torre del Greco: Una tradizione di fede e comunità

Processione dell’Immacolata a Torre del Greco: Una tradizione di fede e comunità

La processione dell’Immacolata a Torre del Greco, celebrata nonostante il maltempo, ha unito migliaia di fedeli in un rito di devozione storica e comunitaria, risalente al 1861.
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Processione dell'Immacolata a Torre del Greco: Una tradizione di fede e comunità - Gaeta.it

La processione dell’Immacolata a Torre del Greco rappresenta un momento di grande significato per la comunità locale. Questo evento, che ha avuto luogo dopo un’attesa di otto ore, non è solo una manifestazione religiosa, ma un rito profondamente radicato nella storia della città. Risale al 1861, l’anno in cui la popolazione fece un voto collettivo durante una devastante eruzione del Vesuvio, fermata, secondo la tradizione, dalla statua della Madonna Vergine esposta durante il dramma. La celebrazione, che richiama migliaia di fedeli ogni anno, ha visto una straordinaria partecipazione nonostante il maltempo.

L’attesa e l’incertezza della processione

La processione è stata inizialmente programmata per domenica 8 dicembre, ma è stata posticipata di una settimana a causa delle avverse condizioni climatiche. Anche nella mattina del giorno stabilito si temeva un ulteriore rinvio: la pioggia intensa delle ore precedenti creava apprensione tra i torresi. Le nuvole scure incombenti sul corteo, che avrebbe dovuto iniziare alle 10, mettevano a dura prova la pazienza e la fede dei partecipanti. Tuttavia, dopo aver esaminato le previsioni meteorologiche, il comitato organizzatore ha deciso di procedere con la manifestazione. Questa trasformava le preoccupazioni in una forte celebrazione di devozione collettiva.

Gli organizzatori hanno predisposto ampie chiusure al traffico per garantire la sicurezza dei partecipanti e, grazie a un solido supporto delle forze di polizia municipale e delle forze dell’ordine, la manifestazione si è svolta senza intoppi. Le vie di Torre del Greco, normalmente affollate, si sono animate di una marea di fedeli: la presenza di torresi e cittadini di altre città ha reso l’atmosfera ancora più vibrante.

Momenti di devozione e comunità

Durante la processione, sono emersi momenti toccanti di intensa devozione. I partecipanti hanno dimostrato una partecipazione calorosa e appassionata, testimoniando il legame della comunità con la tradizione. Un gesto molto apprezzato è arrivato dall’amministratore dell’hotel Poseidon, Celestino Passaro, che ha offerto un rinfresco agli oltre 200 portatori durante il percorso, giusto in prossimità dell’ora di pranzo. La generosità di Passaro ha riscaldato i cuori di molti, creando un’atmosfera di fratellanza.

I festeggiamenti hanno incluso anche spettacolari fuochi d’artificio, zampognari disposti nella zona di San Giuseppe alle Paludi e una vivace pioggia di palloncini colorati lungo via XX Settembre. Un momento particolarmente suggestivo è avvenuto a piazza Luigi Palomba: l’accensione delle luci sul carro ha illuminato la Madonna nel tratto finale quando la luce del giorno lasciava spazio all’oscurità della sera.

La riflessione degli importanti protagonisti

Il parroco della basilica di Santa Croce, don Giosuè Lombardo, ha espresso la sua soddisfazione per la partecipazione e l’intensa devozione mostrata dalla gente: “Maria ancora una volta ha abbracciato la città e ha incontrato lungo la sua strada il calore della gente.” Anche il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, ha rimarcato l’importanza dell’evento per la comunità: “I torresi attendono tutto l’anno questo momento. Per tutti noi non si tratta di una festa ma di un vero e proprio atto di profonda devozione.”

Quest’anno, il carro portava il titolo “Madre fiducia nostra, Madre della speranza”, progettato da Costantino Linguella e realizzato dalla squadra guidata da Riccardo Lamberti. Questo carro non solo rappresenta una meraviglia artistica, ma simboleggia anche la speranza e la fede di un’intera comunità, rinvigorendo legami storici e spirituali che continuano a unire Torre del Greco.

Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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