Processo concluso: Operatore Socio Sanitario Assolto da Accuse di Violenza Sessuale

Processo concluso: Operatore Socio Sanitario Assolto da Accuse di Violenza Sessuale

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Processo concluso: Operatore Socio Sanitario Assolto da Accuse di Violenza Sessuale - Gaeta.it

Il recente epilogo del processo riguardante un operatore socio sanitario accusato di violenza sessuale su due pazienti anziane ricoverate presso l’ospedale Gaetano Pini ha visto l’uomo essere assolto dalle accuse che pendevano su di lui.

L’accusa e l’assoluzione

Dopo essere stato inizialmente arrestato e accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di due donne anziane ricoverate per riabilitazione, il Tribunale di Milano ha giunto alla conclusione che la prova a sostegno dell’accusa non fosse sufficiente per dimostrare la colpevolezza dell’operatore sanitario.

Il processo e le reazioni

Il processo ha visto l’uomo, un 60enne incensurato, essere scagionato nonostante la richiesta della Procura di condanna a 7 anni di reclusione. La decisione di assoluzione, resa con modalità dubitativa, è stata presa dall’undicesima sezione penale del Tribunale di Milano.

Dopo la lettura del verdetto, l’uomo, che si è sempre dichiarato innocente, non ha potuto trattenere le lacrime. Le avvocatesse che lo difendevano hanno sottolineato che si è trattato di un grande equivoco e hanno descritto il loro assistito come una persona con un comportamento impeccabile, apprezzato sia nella sfera privata che professionale.

La vita e la professione dell’operatore sanitario

Originario del Perù e residente in Provincia di Bergamo, l’uomo, con il sostegno della moglie e del figlio, ha trascorso oltre 14 anni lavorando presso l’ospedale Gaetano Pini. Nonostante la lunga e ineccepibile carriera, è stato coinvolto in un’indagine che lo ha portato agli arresti domiciliari.

L’accusa è scaturita dalle denunce delle due pazienti anziane, che hanno sostenuto di essere state molestate durante le operazioni di igiene personale. Le indagini condotte lo scorso anno hanno portato all’identificazione dell’uomo tramite fotografie e audizioni protette, ma alla fine il Tribunale ha deciso di assolverlo.

Il caso ha destato grande scalpore e ha evidenziato la complessità delle vicende giudiziarie legate alla violenza sessuale.

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