Galliate è tornata al centro dell’attenzione per un evento tragico che ha lasciato un segno profondo nella comunità . Il 12 marzo 2022, durante una giornata di svago, la quindicenne Ludovica Visciglia ha perso la vita in un incidente avvenuto su una giostra, nel contesto di una festa di paese. Due anni e mezzo dopo, il processo per omicidio colposo si sta svolgendo presso il tribunale di Novara, coinvolgendo quattro imputati accusati di responsabilità diretta nell’incidente.
L’incidente sulla giostra
Il dramma ha avuto luogo su una giostra di tipo tagadà , situata nella piazza centrale di Galliate, che era circondata da alberi. Gli inquirenti sostengono che questa collocazione rappresentasse un rischio inaccettabile. Già nelle ore antecedenti alla tragedia, un altro giovane si era ferito in uno scontro con uno degli alberi, riportando un trauma al braccio. Sebbene quel trauma avesse portato a un percorso di guarigione di dieci giorni, non ha allertato le autorità locali sulla necessità di un’ispezione approfondita della sicurezza della giostra. La perizia dell’incidente, quindi, ha evidenziato in modo chiaro delle negligenze che dovrebbero aver sollevato campanelli d’allarme.
La morte di Ludovica ha scatenato indignazione e tristezza tra i cittadini, ma ha anche acceso un dibattito penetrante sulla sicurezza degli impianti da divertimento e sul grado di responsabilità delle autorità pubbliche. Sarà quindi importante comprendere se esistessero controlli adeguati prima dell’installazione della giostra e se, nonostante i segnali di possibile pericolo emersi, siano state adottate le giuste misure di sicurezza.
Gli imputati del processo
Sul banco degli imputati, troviamo quattro figure chiave: Luca Massimiliano Ferri, proprietario dell’attrazione, il sindaco di Galliate all’epoca dei fatti, Claudiano Di Caprio, e il comandante della polizia locale, Angelo Falcone. A loro si unisce anche Graziano Minero, ingegnere biellese responsabile dei collaudi della giostra. Questi quattro uomini sono accusati di omicidio colposo per presunta negligenza nella supervisione e nella gestione della sicurezza dell’attrazione pericolosa.
Un quinto soggetto, l’ingegner Dario Allegretti, ha già patteggiato una pena di un anno a gennaio, dimostrando una volontà di chiarire il prima possibile. Allo stesso modo, il figlio del proprietario della giostra, presente al momento del dramma, è stato indirizzato alla messa alla prova come parte di un programma rieducativo, evidenziando la gioventù dell’imputato e l’intenzione di non etichettarne in modo definitivo le responsabilità .
La prossima udienza, fissata per il 18 dicembre, rappresenterà un passaggio cruciale nel dibattimento e sarà attesa con grande attenzione da parte della comunità . La famiglia di Ludovica e gli abitanti di Galliate sperano che il procedimento giudiziario possa fare giustizia e garantire che eventi simili non si ripetano in futuro.
Implicazioni e considerazioni sulla sicurezza
Le testimonianze fornite dai carabinieri durante il processo rivelano che la giostra non era propriamente sicura. Le dichiarazioni confermano l’importanza di mantenere elevati standard di sicurezza per le attrazioni nei parchi giochi e durante le feste di paese. La mancanza di rispetto per le normative afferma implicitamente una tale negligenza, che potrebbe tradursi in gravi conseguenze legali per gli imputati.
La tragedia di Ludovica Visciglia costituisce una pietra miliare nel dibattito pubblico riguardante la sicurezza delle giostre. Le famiglie e i visitatori dei luna park devono poter contare su condizioni di assoluta sicurezza. Ci si potrebbe chiedere se la comunità , le istituzioni e le forze dell’ordine stiano facendo tutto il necessario per prevenire simili incidenti. Le aspettative sulla responsabilità delle autorità locali nel garantire eventi pubblici privi di rischi sono elevate e, di certo, il futuro del processo potrebbe offrire spunti riflessivi sull’argomento.
La morte di una giovane come Ludovica non deve cadere nel dimenticatoio. I segni di una crescente attenzione alla sicurezza nei parchi divertimenti devono diventare chiari e tangibili. Galliate e la sua comunità , ora più che mai, richiedono risposte concrete.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Donatella Ercolano