Nella quarta udienza davanti al giudice Nicola Marrone del Tribunale di Napoli, si è registrato un colpo di scena nel processo per riciclaggio legato al clan Contini.
Sollevate Questioni Giuridiche Processuali
Durante le 4 ore di dibattito, i difensori degli imputati Antonio Festa e Gennaro Festa hanno sollevato rilevanti questioni giuridiche, riguardanti principalmente l'inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche ed ambientali.
Limiti Temporali e Contestazioni alla Procura
È emerso che alcune attività condotte dalla Procura partenopea sono state oggetto di contestazioni, poiché svolte al di là dei termini consentiti dalla legge, come stabilito anche dal GIP e dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
Assenza di Legami Mafiosi
Inoltre, è stato evidenziato il totale disaccordo con l'ipotesi della Procura riguardo all'appartenenza al clan Contini e alla presunta organizzazione di un agguato punitivo nei confronti di Salvatore Cassese. Il coinvolgimento in attività di riciclaggio e il presunto coinvolgimento nel suddetto agguato sono stati fortemente contestati.
Prossime Udienze e Calendario del Processo
L'udienza successiva è stata fissata per il 18 luglio e vedrà coinvolte le discussioni degli imputati Illiano, Tecchia e altri. Il processo, caratterizzato da 45 imputati e 200 imputazioni, è stato suddiviso in varie fasi a causa della complessità dell'inchiesta, tanto che le prime udienze si sono svolte in una sala bunker.
Indagine Imponente e Profili Difensivi
L'indagine è stata definita come "una super camorra imprenditoriale innovativa" dal Procuratore Capo di Napoli, Nicola Gratteri. In difesa degli imputati operano un pool di avvocati tra cui Arturo Cola, Gaetano Manzi, Giovanni Cerino, Vincenzo Romano, Prof. Maiello, Claudio Davino, Massimo Viscusi, Domenico Vincenzo Ferraro, Gianluca Gambogi, e altri ancora.
