Procreazione medicalmente assistita: il quadro attuale in Italia e l'importanza delle tecnologie efficaci

Procreazione medicalmente assistita: il quadro attuale in Italia e l’importanza delle tecnologie efficaci

La procreazione medicalmente assistita in Italia mostra un incremento nei trattamenti, ma il tasso di utilizzo rimane basso rispetto ad altri paesi europei, evidenziando la necessità di migliorare accesso e informazione.
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Procreazione medicalmente assistita: il quadro attuale in Italia e l'importanza delle tecnologie efficaci - Gaeta.it

La procreazione medicalmente assistita rappresenta un tema di crescente rilevanza in Italia, soprattutto alla luce dei recenti dati presentati nella Relazione 2024 all’esame del Parlamento. Il professor Antonio Pellicer, esperto di Ostetricia e Ginecologia all’Università di Valencia e fondatore dell’Istituto Valenciano di Infertilità, ha commentato l’evoluzione della situazione a livello nazionale, evidenziando l’importanza di garantire accesso alle tecnologie più avanzate. Nel 2022, circa 87.000 trattamenti sono stati effettuati nel paese, un incremento rispetto all’anno precedente, ma con margini di miglioramento evidenti rispetto ad altre nazioni.

Le tecniche di pma e il loro impatto

Il professor Pellicer sottolinea che le tecniche di procreazione medicalmente assistita variano notevolmente e che ognuna di esse porta risultati differenti. La fecondazione in vitro , che coinvolge l’uso di gameti della coppia, raggiunge tassi di successo impressionanti: con tre embrioni sani, si può garantire un successo del 93%. Questo dato mette in evidenza quanto sia cruciale informare le coppie sulle tecnologie disponibili. Quando si utilizzano ovuli donati, come nel caso dell’eterologa, il tasso di successo può salire addirittura al 98% grazie alla giovinezza degli ovuli. Queste statistiche evidenziano l’importanza di offrire un accesso adeguato alle tecniche più moderne.

L’uso della pma in Italia rispetto ad altri paesi

Nonostante le potenzialità delle tecniche di pma, il tasso di utilizzo in Italia rimane significativamente basso: solo il 4,2% delle nascite nel paese è legato a trattamenti di procreazione medicalmente assistita, rispetto al 10-12% di Spagna e Danimarca. Questo dato suggerisce che esiste un divario notevole rispetto alla media europea. Le ragioni di tale scarsa adozione possono essere attribuite a vari fattori, tra cui la mancanza di informazione, il supporto economico limitato per le coppie e le disparità regionali nell’accesso alle tecniche disponibili. Una parte considerevole dei trattamenti di pma è eseguita in centri privati, evidenziando la necessità di una migliore distribuzione e accessibilità ai servizi pubblici.

Opportunità di miglioramento e riconoscimenti importanti

Pellicer fa notare che, per colmare il divario attuale, è fondamentale investire in informazione e educazione per le coppie, ma anche fornire il giusto supporto economico. Il recente riconoscimento dell’infertilità come malattia e la sua inclusione nei Livelli Essenziali di Assistenza rappresentano un passo avanti significativo. Questo aiuto può facilitare l’accesso ai trattamenti di pma, ma è essenziale che sia adeguato per rispondere alle esigenze in continua evoluzione del campo. La tecnologia nel settore della pma evolve rapidamente e per ottenere tassi di successo elevati, è cruciale che le tecniche più moderne vengano adottate in modo sistematico.

La situazione della procreazione medicalmente assistita in Italia richiede quindi un approccio proattivo che integri educazione, supporto economico e investimento nelle tecnologie più all’avanguardia, affinché più coppie possano realizzare il proprio sogno di genitorialità.

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