Produzione di vino e olio in crisi: Coldiretti prevede cali significativi a causa della siccità

Produzione di vino e olio in crisi: Coldiretti prevede cali significativi a causa della siccità

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Produzione di vino e olio in crisi: Coldiretti prevede cali significativi a causa della siccità - Gaeta.it

Il settore agricolo italiano sta affrontando una situazione allarmante a causa delle condizioni climatiche avverse. A seguito di un’estate caratterizzata da elevati tassi di siccità e temperature molto alte, la produzione di uva e olio è destinata a subire una pesante contrazione. Coldiretti ha stimato un calo della produzione di vino del 30% per i bianchi e previsioni analoghe anche per i vini rossi. Agricoltori e operatori del settore si preparano ad affrontare le devastanti conseguenze di questo fenomeno climatico, già in atto.

Calo della produzione di uva e vino

Il contesto climatico attuale

Il clima dell’estate 2023 ha avuto effetti dirompenti sull’agricoltura. Temperature elevate unite a una scarsità di piogge hanno comportato una significativa diminuzione della produzione di uva nell’intero territorio nazionale. Coldiretti, in un’analisi approfondita, ha messo in luce come la vendemmia di quest’anno risulti ardua, con previsioni che ipotizzano perdite fino al 30% per i vitigni bianchi e danni analoghi per quelli rossi. La minore produzione di vino non è solo una questione di quantità, ma anche di qualità, poiché le condizioni ambientali influenzano direttamente le caratteristiche organolettiche del prodotto finale.

Le ripercussioni sulle aziende agricole

Le aziende agricole italiane già in difficoltà per le tensioni del mercato si trovano ora a fare i conti con danni ingenti. Gli agricoltori non solo attendono di fronteggiare perdite economiche, ma sono anche preoccupati per un possibile aumento dei costi di gestione dovuto alla necessità di recuperare le risorse idriche. Coldiretti ha avviato un monitoraggio sul territorio per valutare l’eventuale richiesta di stato di calamità naturale, con l’obiettivo di ottenere supporto e fondi necessari per far fronte a questa emergenza.

Crisi nella produzione di olive

Un scenario variabile per gli uliveti

Anche la produzione di olive non sfugge a questo grave contesto. Si stima una contrazione del 50-60% a seconda delle diverse aree di coltivazione. Alcuni produttori riportano una scarsità di frutti a causa della scarsa allegagione, mentre in altre aree la mancanza di piogge ha impedito l’irrigazione dei campi, compromettendo la salute delle piante. La situazione è definita critica e variegata, con alcuni uliveti che a malapena riescono a produrre quantità sufficienti per far fronte alle richieste del mercato.

Danni all’economia agricola e locale

Il settore dell’olio extravergine d’oliva è uno dei fiori all’occhiello dell’agricoltura italiana; le sue ripercussioni sul mercato locale sono notevoli. La diminuzione della produzione non colpisce solo i produttori, ma ha effetti a catena sull’intero sistema economico regionale, generando preoccupazioni per le famiglie e le comunità legate a quest’attività. Gli agricoltori, già fragili di fronte a una concorrenza sempre più agguerrita, ora devono fare i conti con un crollo della produzione che potrebbe influire significativamente sul loro futuro.

Emergenze alimentari e proposta di intervento

Difficoltà nella produzione di foraggio e miele

Ma la crisi non si limita a vino e olio. Anche la produzione di foraggi ha subito impatti devastanti, con gli allevatori costretti a reperire fieno da altre regioni per poter nutrire gli animali. In aggiunta, la produzione di miele ha riportato uno stravolgimento, con oltre il 50% di diminuzione della raccolta, causata dalla mancanza di fioriture e dalla stanchezza delle api.

Verso un piano d’azione per la sostenibilità

Roberto Rampazzo, Direttore di Coldiretti Abruzzo, ha evidenziato la necessità di investire in infrastrutture per la gestione delle risorse idriche. La proposta di un piano di invasi è stata rilanciata, un progetto che prevede la realizzazione di bacini di raccolta delle acque meteoriche. Queste strutture potrebbero non solo garantire una risorsa utile per l’agricoltura, ma anche migliorare la gestione delle acque e prevenire esondazioni. L’idea è di rendere operativi laghetti che raccolgano la pioggia e la mettano a disposizione in periodi di emergenza, contribuendo così alla resilienza del settore agricolo e alla sostenibilità della produzione alimentare.

L’assenza di piogge e il crescente rischio di emergenze legate alla scarsità d’acqua pongono oggi l’agricoltura italiana di fronte a una sfida cruciale. Le azioni intraprese e le proposte avanzate sono essenziali per mantenere viva l’agricoltura e garantire la sicurezza alimentare.

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