L’innovazione è al centro di Made Competence Center 4.0, un hub strategico che ha visto un significativo incremento di attività nel 2024. Nella fabbrica digitale situata presso il Politecnico di Milano, numerosi progetti hanno portato a notevoli risparmi e aumenti di produttività per le aziende coinvolte. Quest’anno, Made ha registrato 179 progetti attivi, quasi tre volte quanti ne erano stati avviati dal 2021 al 2023. Scopriamo come questo ente sta trasformando il panorama industriale attraverso la digitalizzazione e la formazione.
Crescita dei progetti e delle aziende coinvolte
Nel 2024, Made Competence Center ha avviato 179 progetti collaborando con 163 imprese, di cui il 71,1% sono piccole e medie imprese . Questo segna un aumento rispetto ai 200 progetti fatti nel triennio 2021-2023 con una partecipazione di 170 aziende. All’interno di queste iniziative, aziende di varia natura e dimensione hanno potuto testare e implementare oltre 70 tecnologie contemporaneamente, assistendosi in un ambiente favorevole all’innovazione. La possibilità di avvalersi di sei isole tecnologiche e venti dimostratori rappresenta un’opportunità straordinaria per le imprese che vogliono adattarsi ai cambiamenti del mercato.
Made si è rivelato particolarmente utile anche per le immersioni nel mondo della formazione. Sono stati organizzati 160 corsi formativi nel 2024, a cui hanno partecipato 2.031 individui provenienti da 691 aziende. Questi corsi hanno visto un’evidente crescita rispetto agli 130 corsi del periodo precedente, dove erano stati coinvolti 3.831 partecipanti di 680 imprese. Questi dati sono la testimonianza di un forte impegno verso la formazione continua, fondamentale per garantire che le aziende restino competitive nel mercato odierno.
Tecnologie disponibili e la loro importanza
Made offre una vasta gamma di tecnologie che spaziano dall’intelligenza artificiale all’internet delle cose, passando per la cybersicurezza e la robotica. Il gemello digitale, ad esempio, consente alle aziende di creare repliche virtuali dei loro processi, permettendo test e analisi senza rischi per l’operatività quotidiana. Questo aspetto si rivela cruciale per le imprese che desiderano ottimizzare le loro operazioni e ridurre gli imprevisti.
L’approccio pratico di Made si concentra non solo sulla teoria, ma anche su applicazioni reali che possono generare risultati tangibili. Le aziende possono così sperimentare l’implementazione delle nuove tecnologie in tempo reale, ottenendo feedback immediato e apportando modifiche rapide. Questo approccio facilita una cultura dell’innovazione che si estende oltre le mura del centro stesso, incoraggiando tutte le aziende coinvolte a diventare protagoniste del loro sviluppo.
I fondi e il supporto al settore
Made è un ente no-profit che beneficia di finanziamenti sia pubblici, attraverso fondi del PNRR assegnati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy , sia privati. Con un network di 48 partner, inclusi 43 aziende di punta, un ente pubblico e quattro università , Made dimostra come la collaborazione tra pubblico e privato possa alimentare una crescita sostenibile e innovativa.
In un contesto di formazione, nel 2024 sono state erogate 39.534 ore di formazione, con una media di circa 20 ore per persona. L’efficienza nell’utilizzo di fondi pubblici è stata calcolata con attenzione, evidenziando come ogni ora di formazione sia costata allo Stato circa 15,7 euro. Questo approccio pragmatico si spinge verso un obiettivo chiaro: non solo fornire strumenti, ma creare una mentalità imprenditoriale più forte e consapevole.
Marco Taisch, presidente del Made Competence Center, evidenzia l’importanza della formazione come chiave per il successo delle aziende. Questa attenzione alla formazione non è solo un mezzo, ma un vero e proprio obiettivo strategico per garantire che tutto il settore industriale possa crescere insieme in un contesto sempre più digitalizzato.
Ultimo aggiornamento il 28 Dicembre 2024 da Marco Mintillo