Il grande progetto del nuovo stadio della Roma continua a progredire, con importanti aggiornamenti sulla pianificazione e la mobilità. La consegna del progetto definitivo al Campidoglio è attesa per fine aprile, mentre si stanno definendo le soluzioni per la gestione del flusso di tifosi e la mobilità nella zona. Recenti riunioni hanno visto coinvolti i tecnici del Comune, della Regione e del Ministero dei Trasporti, affiancati dalle società che collaborano con la Roma. Questi incontri hanno permesso di affrontare i principali problemi legati al trasporto pubblico, ai parcheggi e all’accessibilità dell’area dedicata al nuovo stadio.
Trasporto pubblico e privato: un sistema integrato
La mobilità intorno al nuovo impianto è cruciale. Secondo le stime della Roma, circa il 55% dei tifosi utilizzerà mezzi pubblici per raggiungere lo stadio, mentre solo il 12% si sposterà in auto. Va considerato che, di quel 12%, un ulteriore 15% opterà per usare la propria automobile solo fino a un punto di interscambio con il trasporto pubblico, come la fermata della metropolitana o dei treni. Ad esempio, la stazione Tiburtina offre collegamenti con l’aeroporto di Fiumicino, un fattore importante per i tifosi che provengono da diverse zone della capitale. Oltre a questi, il 13% prevede di utilizzare moto, il 4% arriverà in bici o a piedi, e un rimanente 1% si sposterà in taxi.
Metropolitane: aggiornamenti sulla fermata Quintiliani
Un focus particolare è dedicato alle fermate della metropolitana. Secondo i tecnici della società Systematica, è in programma un potenziamento della fermata della metro B Quintiliani. È previsto un nuovo ingresso che, insieme all’attuale, permetterà di gestire fino a 134 ingressi al minuto. Questa modifica è pensata per accogliere oltre 9.000 tifosi diretti a Termini, Venezia e Eur. Nei collegamenti con la stazione Tiburtina, la capienza raggiungerà le 10.600 persone, con un flusso ottimizzato a 170 ingressi al minuto. Il tempo di percorrenza da queste fermate allo stadio si attesta attorno ai 5-12 minuti a seconda della fermata scelta. L’efficienza delle linee di accesso sarà un elemento vitale per garantire una buona affluenza e dispersione dei tifosi, soprattutto nei momenti di picco durante le partite.
Parcheggi e infrastrutture: il nodo cruciale
Uno dei temi più spinosi nella pianificazione del nuovo stadio è legato ai parcheggi. Il progetto prevede almeno 6.259 posti auto, distribuiti tra i parcheggi immediatamente adiacenti allo stadio e quelli delle aree di scambio. A queste si aggiungeranno 5.713 stalli per motocicli. La disponibilità di questi spazi sarà fondamentale per contenere il traffico e favorire l’arrivo dei tifosi, evitando congestione e disagi per la circolazione stradale e pedonale.
Le strutture ciclopedonali e la loro importanza
È stata confermata la realizzazione di diversi ponti ciclopedonali, un punto sul quale l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha espresso continui rassicurazioni. Uno dei progetti più interessanti è quello del ponte di via Livorno, largo 8 metri, previsto per facilitare l’accesso, riducendo le interferenze con le reti elettriche dei treni. Un altro ponte importante sarà collocato all’uscita dalla stazione Tiburtina, progettato per garantire una maggiore sicurezza sia ai pedoni che ai veicoli. Infine, il ponte nei pressi di Monti Tiburtini avrà una forma semicircolare e sfrutterà già le strutture esistenti, rendendo più agevole il passaggio.
Le prossime sfide: coordinamento con le Ferrovie dello Stato
Un importante nodo ancora da risolvere è il rapporto con le Ferrovie dello Stato. Recentemente, FS ha presentato una variante urbanistica per sviluppare l’area adiacente ai binari, attuando progetti di parcheggio che influenzano i piani della Roma per l’area di stazione. Un tavolo tecnico è previsto nei prossimi giorni per affrontare questa problematica, evidenziando come la cooperazione tra le diverse entità coinvolte possa svolgere un ruolo fondamentale per la realizzazione del progetto.
Un altro aspetto critico riguarda la fermata metro di Quintiliani. La Prefettura ha inizialmente stabilito che, durante le partite, la fermata potrebbe rimanere aperta solo per coloro che si recano allo stadio, limitando l’uscita per il ritorno a casa. Questo porta a interrogarsi se le modifiche progettuali proposte dalla Roma saranno sufficienti per convincere le autorità a rivedere questi criteri, così da garantire una maggiore fluidità nei momenti di afflusso e deflusso dei tifosi.
Le attese evoluzioni nei prossimi mesi sono destinate a delineare un quadro sempre più chiaro sullo sviluppo del nuovo stadio della Roma e sulla sua integrazione con il sistema di trasporto della città.