Progetto di inclusione sociale a Pescara: il documentario “Io ci provo” nelle scuole

A Pescara, parte un’iniziativa per l’inclusione sociale con la proiezione del documentario “Io ci provo”, che coinvolgerà le scuole e favorirà il dialogo tra studenti e giovani autistici.
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Progetto di inclusione sociale a Pescara: il documentario "Io ci provo" nelle scuole - Gaeta.it

A Pescara, si sta per avviare un’importante iniziativa dedicata all’inclusione sociale, promossa dall’assessore alla Pubblica Istruzione Valeria Toppetti, in collaborazione con l’associazione “Sos Autismo, insieme per l’inclusione”. In questo contesto, sarà proiettato il documentario “Io ci provo“, diretto da Francesco Paolucci e ideato da Rosario Sabelli. Questa opera, che ha una durata di 40 minuti, racconta, attraverso le voci di cinque giovani autistici, storie di vita quotidiana e dei sogni che perseguono, senza alcun focus clinico.

Dettagli sul progetto scolastico

L’iniziativa mira a coinvolgere tutte le scuole della città, previa proiezione del documentario nelle classi di ogni comprensivo. Dopo ogni visione, è previsto un incontro interattivo tra gli studenti e i protagonisti del film: Francesco Scordella, Francesco Pasquali, Antonello Brandolini, Adis Nebi e Denis Ferrone. Questi ragazzi, che frequentano “La casa di Michele”, un centro ASL semiresidenziale che fa parte della cooperativa sociale Lavoriamo Insieme, situata a L’Aquila, offriranno una testimonianza diretta delle loro esperienze. La struttura è affiliata al Centro regionale per l’autismo, sotto la direzione di Marco Venturi.

Il programma della proiezione nelle scuole partirà il 6 dicembre e si estenderà anche ad altri comuni della regione. La notizia è stata ufficializzata dall’assessore Toppetti insieme a Christian Bove, presidente dell’associazione, e alla sua vicepresidente Valentina Rocini. Insieme a loro era presente Massimiliano Misiano, assistente sociale esperto della cooperativa.

Obiettivi e messaggi dell’iniziativa

L’assessore Toppetti ha espresso il suo entusiasmo per questo progetto, sottolineando l’importanza dell’inclusione nella società odierna. Ha commentato che la disumanizzazione è diventata un tema comune, e attraverso questa iniziativa si desidera riportare attenzione alle comunità scolastiche. Il messaggio chiave che vuole trasmettere è che la disabilità non è un argomento privato, ma una questione pubblica che richiede il coinvolgimento di tutti.

Toppetti ha evidenziato l’importanza di costruire un ambiente in cui i ragazzi autistici possano esprimersi pienamente e realizzarsi. Ha dichiarato la sua intenzione di portare il documentario anche nelle scuole superiori, per ampliare ulteriormente l’impatto del progetto.

L’importanza della sensibilizzazione

Gli intervenuti, Bove e Rocini, hanno aggiunto che la visione del documentario permette di comprendere le sfide quotidiane che i ragazzi autistici devono affrontare, evidenziando che ciò che può sembrare semplice per altri risulta talvolta complesso per loro. La proiezione e l’incontro successivo offrono una piattaforma per il dialogo, non solo tra gli studenti e i protagonisti del film, ma anche tra i giovani e la comunità in generale. Questo scambio rappresenta un’opportunità per ridurre le barriere e migliorare la comprensione reciproca.

La proiezione è gratuita, e le scuole interessate possono richiedere la visione del documentario, contribuendo così a un processo di sensibilizzazione collettiva su temi importanti riguardanti l’autismo e l’inclusione sociale.

Ultimo aggiornamento il 16 Novembre 2024 da Armando Proietti

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