Progetto di recupero per l’abbazia di Santa Maria di Rambona: interventi post terremoto

Il progetto di recupero dell’Abbazia di Santa Maria di Rambona a Pollenza prevede interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio culturale, dopo i danni del terremoto del 2016.
Progetto Di Recupero Per L27Abb Progetto Di Recupero Per L27Abb
Progetto di recupero per l'abbazia di Santa Maria di Rambona: interventi post terremoto - (Credit: www.ansa.it)

Il progetto di recupero dell’Abbazia di Santa Maria di Rambona, situata a Pollenza nella provincia di Macerata, prende finalmente forma dopo l’impatto devastante del terremoto del 2016. La diocesi locale ha incaricato un team di professionisti, guidato dal professor Mauro Saracco, per valutare e progettare gli interventi di restauro necessari, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio culturale e religioso della zona. L’iniziativa mira non solo alla ricostruzione, ma anche alla riqualificazione dell’intero complesso abbaziale.

La squadra progettuale e il rilievo geometrico

Il primo passo intrapreso dal team di progettisti coordinato dal professor Saracco è stato quello di effettuare un rilievo geometrico dettagliato dell’abbazia. Questo processo ha coinvolto la cripta, la villa e l’ex aula carolingia, permettendo di ottenere una visione complessiva delle condizioni attuali della struttura. La collaborazione tra i vari enti proprietari, che include la parrocchia Santa Maria Assunta, l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero e la diocesi di Macerata, è risultata fondamentale per garantire un approccio unitario alla progettazione.

La diocesi ha chiarito che, seppur ci siano diversi canali di finanziamento previsti per la ricostruzione – sia privati che pubblici – l’intento è quello di perseguire un percorso di progettazione integrata. Questo approccio mira a unire gli sforzi delle varie istituzioni coinvolte, assicurando coerenza nelle scelte progettuali e una visione di lungo termine per la rinascita di questo prezioso patrimonio.

Indagini e analisi preliminary

In vista della progettazione, sono state condotte nuove indagini conoscitive sotto l’autorizzazione della Soprintendenza. Queste indagini hanno interessato diversi aspetti, fra cui la geologia, la geotecnica e la valutazione sismica dell’edificio. L’esecuzione di prove strutturali, da parte di un restauratore esperto, ha avuto lo scopo di analizzare la resistenza delle strutture esistenti e di individuare eventuali criticità.

Nel 2023, per evitare ulteriori danni derivanti dal degrado delle coperture, la diocesi ha già avviato un intervento di messa in sicurezza mirato a prevenire infiltrazioni d’acqua, un problema che potrebbe compromettere ulteriormente la stabilità dell’abbazia. Questi sforzi testimoniano l’impegno attivo della diocesi nel garantire la salvaguardia di questo importante luogo di culto.

Linee guida per il recupero

In un incontro avvenuto nel settembre scorso, il vescovo di Macerata, monsignor Nazzareno Marconi, ha delineato le linee guida per il recupero funzionale del complesso abbaziale, frutto di una sintesi dei molteplici stimoli e necessità emersi dal territorio. Questo processo ha cercato di coniugare esigenze diverse: quelle religiose legate al culto, le necessità pastorali e quelle culturali. L’approccio adottato dalla diocesi si fonda sulla convinzione che solo attraverso una visione unitaria e di lungo termine si potrà restituire all’abbazia il ruolo significativo che merita nella comunità.

La riqualificazione dell’Abbazia di Santa Maria di Rambona rappresenta dunque un’opportunità unica per preservare la memoria storica e culturale del territorio, contribuendo al contempo alla ricostruzione di una comunità profondamente segnata dal sisma passato.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gestione cookie