Il progetto “Infragenerazionale di Media Education” ha catturato l’attenzione del consiglio regionale del Lazio, sottolineando l’importanza del dialogo tra diverse generazioni. Plasmandosi come un’iniziativa che coinvolge studenti e anziani del Municipio VI, questo programma punta a fare da ponte, facilitando il confronto e l’apprendimento reciproco. Sviluppato grazie alla collaborazione del Corecom, dell’Università di Tor Vergata e dell’istituto Francesca Morvillo, questo progetto si è articolato in due tematiche principali: l’uso disfunzionale della tecnologia e lo scambio intergenerazionale.
Dettagli del progetto e modalità di lavoro
Il progetto, presentato lo scorso giugno, ha visto i partecipanti dividersi in due gruppi, ciascuno dedicato a una tematica specifica. Il primo gruppo ha analizzato le problematiche legate all’uso disfunzionale della tecnologia, concentrandosi sui rischi connessi all’abuso degli strumenti digitali. Stanze di discussione e attività collaborative hanno permesso agli studenti di esplorare come la tecnologia possa influenzare negativamente le relazioni e il benessere psicologico. Il secondo gruppo, invece, si è dedicato alla promozione di uno scambio intergenerazionale, creando opportunità per giovani e anziani di condividere esperienze, saperi e storie.
Antonello Aurigemma, presidente del consiglio regionale, ha espresso il suo entusiasmo per il progetto, evidenziando come sia fondamentale costruire una rete di “diversamente giovani” per favorire la trasmissione di valori, cultura e tradizioni. Aurigemma ha sottolineato anche l’importanza di gestire il progresso tecnologico, riconoscendo che è essenziale non solo per il presente, ma anche per progettare un futuro più equilibrato.
Benefici e arricchimento reciproco
Il rettore dell’Università di Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, ha messo in evidenza il grande valore dell’arricchimento reciproco che si è generato da questo progetto. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare i rischi legati alla tecnologia, riflettendo su temi come il cyberbullismo, l’isolamento sociale e la dipendenza da smartphone. Attraverso la collaborazione con i più anziani, i giovani hanno potuto apprendere come affrontare queste problematiche, beneficio che, secondo Ghiron, è destinato a rimanere con loro nel lungo termine.
Il confronto tra le generazioni ha permesso di mettere in luce non solo le esperienze di vita dei più anziani, ma anche le nuove sfide e opportunità che i giovani devono affrontare. Questo scambio ha fornito una platform per una comunicazione aperta, rendendo visibili le differenze e le similitudini tra i vari punti di vista.
L’importanza di iniziative locali per il territorio
Nicola Franco, presidente del VI municipio, ha ribadito l’importanza di progetti come questo per il territorio. Secondo Franco, iniziative che favoriscono il coinvolgimento attivo delle comunità, specialmente nelle periferie, rappresentano un punto di forza per migliorare l’immagine e la qualità della vita. Ha affermato che ogni intervento positivo in questi contesti ha un valore dieci volte superiore rispetto ad altre aree del Paese, sottolineando la necessità di portare avanti azioni che possano realmente contribuire alla crescita sociale ed economica.
In un momento storico in cui i punti di riferimento valoriali sembrano allentarsi, iniziative come “Infragenerazionale di Media Education” diventano ancora più cruciali. Attraverso il dialogo e la sensibilizzazione, il progetto mira a costruire legami più forti e a promuovere una cultura di inclusione e collaborazione, essenziale per affrontare le sfide del futuro.