Progetto “Innamòrati di Te”: Lecce al centro della lotta contro la violenza di genere

Progetto “Innamòrati di Te”: Lecce al centro della lotta contro la violenza di genere

Il progetto “Innamòrati di Te” a Lecce promuove politiche contro la violenza di genere, coinvolgendo istituzioni e associazioni locali per sensibilizzare la comunità su questo tema cruciale.
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Progetto “Innamòrati di Te”: Lecce al centro della lotta contro la violenza di genere - Gaeta.it

Il progetto “Innamòrati di Te”, promosso da Codere Italia, ha fatto tappa a Lecce, segnando un nuovo importante passo nell’affermazione delle politiche contro la violenza di genere. L’evento, che ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali, esperti e associazioni locali, si è svolto all’interno della Sala Open Space di Palazzo Carafa. L’incontro ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare la comunità su un tema di rilevanza sociale e culturale.

La location e il supporto istituzionale

La scelta di Lecce come sede per questo incontro non è casuale. La città è diventata parte della rete nazionale “Città delle Donne”, un’iniziativa che evidenzia l’impegno delle amministrazioni locali nel contrasto alla violenza di genere. Al tavolo dei relatori hanno preso parte rappresentanti del Comune di Lecce e della Consigliera di Parità della Provincia, oltre a membri degli Stati Generali delle Donne e dell’Associazione Donne Insieme-Centro Antiviolenza Renata Fonte. Questo incontro ha rappresentato un’opportunità non solo per analizzare la situazione attuale ma anche per costruire un dialogo attivo tra le diverse istituzioni e i gruppi di supporto alle vittime.

Secondo l’ultimo rapporto del Ministero dell’Interno, la questione della violenza di genere resta all’ordine del giorno, e i dati recenti mostrano un preoccupante numero di omicidi di donne. Quest’anno si sono già registrati tre omicidi, un dato che, pur essendo in calo rispetto all’anno passato, continua a rappresentare una grave problematica sociale. Nonostante le difficoltà, il coinvolgimento delle istituzioni locali è un segnale promettente per l’implementazione efficace di politiche di prevenzione.

Le parole degli esperti sulla prevenzione

Rosalba Cotardo, Primo Dirigente della Polizia di Stato, ha messo in evidenza l’importanza della prevenzione nella lotta contro la violenza di genere. “La formazione, l’informazione e la sensibilizzazione sono gli strumenti chiave”, ha dichiarato. La prevenzione deve passare attraverso un approccio integrato che coinvolga vari attori, tra cui le forze dell’ordine e i centri antiviolenza. Il Questore ha un ruolo cruciale, potendo utilizzare misure come l’ammonimento per interrompere il ciclo di violenza.

Cotardo ha inoltre sottolineato l’importanza di indirizzare gli autori di atti violenti verso percorsi di consapevolezza attraverso centri specializzati. Questo approccio multidisciplinare si propone di non solo tutelare le vittime, ma anche di cambiare il comportamento di chi perpetra la violenza. Un tema centrale di questo incontro è stato proprio come integrare le modalità di intervento per avere un impatto reale sulla vita delle persone coinvolte.

L’impegno dei Carabinieri nella lotta alla violenza

Gianluigi Carriero, Comandante della Compagnia Carabinieri di Lecce, ha approfondito le iniziative intraprese dall’Arma. Tra queste, la creazione di una Sezione dedicata agli atti persecutori presso il Reparto Analisi Criminologiche. Questa specializzazione permette di supportare le indagini attraverso la criminologia e la psicologia investigativa, affinando così le strategie di intervento e prevenzione. Carriero ha messo in luce come la formazione del personale dell’Arma sia cruciale nel affrontare le diverse tipologie di reato connesse, ai fini di garantire la sicurezza delle vittime e una risposta adeguata e tempestiva.

Le attività del Reparto non si limitano solo all’analisi dei dati ma si estendono anche alla ricerca di soluzioni pratiche per abbattere il fenomeno della violenza. Questo approccio scientifico e specializzato contribuisce a sviluppare politiche sempre più mirate ed efficaci.

Le nuove normative e l’esigenza di strumenti adeguati

Con l’adozione del Secondo Codice Rosso dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, si è cercato di migliorare il sistema di protezione per le vittime di violenza. Guendalina Federico, Vice Capo di Gabinetto della Prefettura di Lecce, ha illustrato come la repressione dei reati non sia sufficiente da sola, evidenziando l’incremento delle denunce per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. I dispositivi di vigilanza attivati nella provincia si configurano come un presidio fondamentale per anticipare le necessità delle vittime.

Il supporto alla rete antiviolenza è essenziale per costruire una comunità più sicura e inclusiva. Le iniziative intraprese dalla Prefettura si pongono come obiettivo primario la promozione del principio di uguaglianza e la creazione di un ambiente in cui tutte le donne possano sentirsi protette e supportate.

La lotta alla disuguaglianza di genere: sguardo al futuro

Il dialogo su questi temi non può prescindere dal contesto più ampio delle disuguaglianze di genere. Fiammetta Perrone, Past Presidente Nazionale Fidapa Bpw Italy, ha messo in evidenza come l’inclusione economica delle donne sia un aspetto cruciale per combattere la violenza e promuovere la parità. Attraverso progetti educativi come “Conta sul futuro”, si punta a formare le nuove generazioni, incentivando la partecipazione femminile in settori tradizionalmente maschili come le STEM.

L’attenzione verso le diversità e l’inclusione si pone in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, sottolineando l’urgenza di unire le forze per garantire un futuro più equo e giusto. La lotta contro la violenza di genere è solo una parte del puzzle, ma la collaborazione tra diverse istituzioni e la società civile può senza dubbio contribuire a creare un cambiamento duraturo.

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