Un’importante iniziativa ha preso forma presso il Campus di Pescara, dove si è tenuto il kick-off meeting del progetto LIP3D . Questo progetto, che ha ricevuto un finanziamento di oltre 2 milioni di euro dall’Unione Europea, è stato sviluppato dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, coinvolgendo diversi dipartimenti e centri di ricerca. L’obiettivo è innovare la fruizione del patrimonio culturale attraverso l’utilizzo di tecnologie moderne come la realtà aumentata e la modellazione 3D.
L’innovazione tecnologica al servizio del patrimonio culturale
Il progetto LIP3D mira a ricreare in modo virtuale siti e monumenti storici utilizzando strumenti all’avanguardia. Grazie a tecnologie come il Metaverso e l’Intelligenza Artificiale, sarà possibile immergersi in un passato ricco di storia e cultura. Durante il progetto, avatar di epoca greca e romana guideranno gli utenti in un’esperienza interattiva, parlando in diverse lingue, tra cui italiano, inglese, latino e greco antico. Questo approccio innovativo permette di superare le barriere fisiche e temporali, offrendo la possibilità di esplorare siti archeologici anche da casa propria. La selezione del progetto è stata estremamente competitiva; LIP3D è stato scelto tra soli due progetti ogni anno da una call europea molto rigorosa.
Collaborazioni e expertise internazionale
L’unicità di LIP3D risiede nella sua transdisciplinarietà. Per svilupparlo, sono stati coinvolti esperti di vari settori: ingegneri, archeologi, latinisti, storici, architetti e informatici, solo per citarne alcuni. La squadra è composta da specialisti provenienti da diversi paesi, inclusi Albania, Cipro, Bulgaria, Grecia, Polonia e Romania. Questo mix di competenze diverse garantirà non solo la ricostruzione digitale dei siti, ma anche una comprensione più profonda del loro significato storico e culturale. L’incontro di Pescara ha visto la partecipazione di accademici di spicco, tra cui il professor Massimiliano Pepe, principal investigator del progetto, e altri esperti che hanno illustrato l’approccio e le metodologie di lavoro.
Presentazione dei siti archeologici
Durante il kick-off meeting, sono stati presentati i siti archeologici che saranno oggetto del progetto. Tra questi, spiccano Iuvanum in Abruzzo, Apollonìa in Albania, e Sarmizegetusa in Romania. Questi luoghi, già noti per la loro importanza storica, verranno ricreati digitalmente, consentendo agli utenti di esplorarli attraverso visori o computer. La proposta non è solo orientata alla ricostruzione dei monumenti, ma anche alla valorizzazione delle storie ad essi legate. I partner stranieri hanno confermato l’importanza di tali collaborazioni, indicando che progetti simili potrebbero aprire la strada a ulteriori iniziative a livello nazionale e internazionale.
Un passo verso la valorizzazione culturale
In chiusura del meeting, il professor Massimiliano Pepe ha espresso il suo entusiasmo per il progetto. La sua visione è chiara: LIP3D rappresenta un’opportunità unica per promuovere il patrimonio culturale utilizzando strumenti digitali. L’università, in collaborazione con altre istituzioni e enti di ricerca, intende rendere questa eredità accessibile a un pubblico più vasto, giovanile e diversificato. L’iniziativa promette di unire tradizione e tecnologia, avvicinando le nuove generazioni a un patrimonio che troppo spesso è visto come distante e inaccessibile.
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano