Un significativo progetto è stato recentemente presentato a Treviso, presso Palazzo Giacomelli, con il patrocinio di Confindustria Veneto Est. Si tratta della “Filiera sostenibile dei tappi in sughero”, un’iniziativa promossa dal Consiglio di Bacino Priula e capitanata da Contarina. L’obiettivo consiste nel recupero e valorizzazione del sughero, una risorsa spesso trascurata e destinata al rifiuto, per creare opportunità lavorative e migliorare la sostenibilità sociale nel territorio.
Il problema dei rifiuti di sughero in Italia
Ogni anno, nel bel paese, si stima che circa un miliardo di tappi finiscano nei rifiuti, un volume che corrisponde a circa 5.000 tonnellate di sughero. Questa realtà sottolinea un grave spreco di una risorsa preziosa, non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale. La proposta del progetto è semplice ma ambiziosa: recuperare il maggior numero possibile di tappi in sughero, trattarli e valorizzarli, coinvolgendo attivamente la comunità locale e il sistema carcerario.
La scelta di avviare il progetto in collaborazione con la Casa Circondariale di Treviso ha un duplice scopo: da un lato, si perseguono obiettivi di sostenibilità ambientale; dall’altro, si promuove la riabilitazione e l’inserimento lavorativo dei detenuti. Coinvolgere una vasta gamma di attori locali, tra cui alcune Onlus, garantisce una rete di supporto che permette di massimizzare l’impatto sociale dell’iniziativa.
La rete di raccolta dei tappi in sughero
La filiera prevede l’istituzione di punti di raccolta per i tappi in sughero, situati presso diverse strutture come EcoCentri, Punti Contarina, scuole ed enti locali. I contenitori utilizzati per la raccolta sono progettati per essere riconoscibili e sono realizzati in materiale rigenerato al 40% e completamente riciclabili. Questa scelta è parte integrante del progetto di sensibilizzazione, mirato a educare i cittadini sulla creazione di un ciclo virtuoso di raccolta e riciclaggio del sughero.
Il coinvolgimento della comunità è fondamentale per il successo dell’iniziativa. Attraverso il sostegno e la partecipazione attiva dei cittadini, è possibile aumentare la quantità di tappi recuperati e, di conseguenza, il valore delle attività svolte nei laboratori del carcere. Questo processo non solo promuove la sostenibilità ambientale, ma offre anche un’importante opportunità di riscatto e dignità per i detenuti coinvolti.
Il ruolo degli attori coinvolti
Il protocollo di intesa firmato tra i vari attori partecipanti del progetto definisce i ruoli di ciascuno. Contarina Spa, che gestisce il progetto, è responsabile del coordinamento tecnico-operativo, garantendo la conformità al quadro normativo. Amorim Cork Italia, uno dei maggiori produttori di tappi in sughero naturale, svolge un ruolo cruciale fornendo uno sbocco commerciale per il granulato di sughero ottenuto dalla lavorazione dei tappi recuperati.
La Casa Circondariale di Treviso è al centro dell’attività di riabilitazione, organizzando l’inserimento lavorativo dei detenuti. Ciò include la progettazione di uno spazio dedicato alla lavorazione dei tappi, dove verranno svolte attività di pulizia, selezione e triturazione. Alternativa Ambiente, la cooperativa sociale coinvolta, avrà il compito di gestire le operazioni di lavorazione, creando un vero e proprio ciclo produttivo all’interno del carcere.
Sogni Onlus, rappresentante del volontariato, apporterà un contributo significativo in termini di sensibilizzazione, organizzando eventi e campagne informative per educare il pubblico sulla valorizzazione del sughero e sull’importanza della solidarietà sociale.
Impatti economici e sociali dell’iniziativa
Questo progetto non si limita a un semplice recupero di materiali, ma si configura come un’importante opportunità per sostenere le attività delle Onlus locali. Grazie al contributo economico previsto per le associazioni coinvolte, sarà possibile sostenere le loro iniziative e ampliare la loro capacità operativa. I benefici del progetto si estendono inoltre alla comunità locale, favorendo un’economia circolare che include il recupero di materiali, la creazione di posti di lavoro e la promozione di valori di solidarietà e responsabilità ambientale.
Le dichiarazioni dei protagonisti del progetto evidenziano l’importanza di creare sinergie tra le varie realtà, dimostrando come la collaborazione tra aziende, Onlus, enti locali e cooperative possa portare a risultati significativi. L’iniziativa rappresenta un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile e inclusivo, capace di rispondere non solo alle esigenze ambientali, ma anche sociali del territorio.
Il progetto della filiera sostenibile dei tappi in sughero è, dunque, un esempio tangibile di come sia possibile affrontare le sfide ambientali e sociali attraverso l’impegno collettivo e la creazione di una rete di sostegno. La pianificazione e l’implementazione di sistemi virtuosi per il recupero dei materiali offrono nuove prospettive per il futuro, riuscendo a restituire valore all’ambiente e alla comunità coinvolta.