Promuovere una rappresentazione rispetto delle vittime di violenza: il progetto “L’Altro Archivio”

Il progetto “L’Altro Archivio” mira a trasformare la narrazione sulla violenza di genere, fornendo ai giornalisti strumenti per rappresentare le vittime in modo rispettoso e consapevole.
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Promuovere una rappresentazione rispetto delle vittime di violenza: il progetto "L'Altro Archivio" - Gaeta.it

Il progetto “L’Altro Archivio” si propone di modificare la narrazione della violenza sulle donne e sui minori, concentrandosi su rappresentazioni rispettose delle vittime. Questo programma sperimentale è frutto della collaborazione tra Ordine e Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, il Centro studi interdisciplinari di genere dell’Università di Trento, l’Unione stampa cattolica e la Fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto. Presentato ufficialmente a Bolzano e Trento in corrispondenza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il progetto nasce con l’intento di cambiare la visione mediatica su un tema così delicato e rilevante.

Un’iniziativa per giornalisti e vittime

L’obiettivo principale del progetto è fornire strumenti utili ai giornalisti, offrendo orientamenti su come rappresentare notizie legate alla violenza di genere in modo appropriato. Alessandra Saletti, portavoce dell’Ordine dei giornalisti, ha dichiarato che l’iniziativa mira a evitare contrapposizioni e tensioni su un tema cruciale per il nostro tempo e si prefigge di creare una risposta unitaria e costruttiva. Attraverso un approccio collaborativo, il progetto assume una forma corale, riunendo diverse voci e competenze per affrontare la sfida di una comunicazione inclusiva e sensibile.

La creazione dell’archivio visivo

Le prime immagini presenti nell’archivio del progetto sono state scattate dalla fotografa Manuela Tessaro. Queste fotografie sono il risultato di un attento dialogo tra giornalisti e esperti nel campo della violenza di genere. È da sottolineare che la definizione dei contenuti visivi è avvenuta attraverso una stretta collaborazione con operatori di centri antiviolenza e associazioni che operano nel contrasto alla violenza di genere. Gianna Zortea, del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, ha chiarito che il lavoro svolto ha offerto agli autori spunti e modelli da applicare, enfatizzando l’importanza di evitare di mostrare donne in una condizione di inferiorità o di vittimizzazione.

Futuro del progetto e prossimi sviluppi

Il progetto “L’Altro Archivio” è soltanto all’inizio del suo percorso. In programma c’è una seconda fase dedicata alla problematica della “mascolinità tossica”, che sarà sviluppata dal fotografo Alessio Coser. Questa fase ulteriore proporrà nuove immagini e idee destinati a stimolare il dibattito e a migliorare la comprensione delle dinamiche di genere in situazioni di violenza. Tali fotografie non saranno solo strumenti di documentazione, ma potranno essere utilizzate liberamente dai media, contribuendo a una narrazione più consapevole e rispettosa.

L’iniziativa si propone quindi di trasformare il panorama mediatico riguardo alla violenza di genere, incoraggiando un uso responsabile delle immagini e sottolineando la dignità delle vittime. L’impegno profuso nell’archiviazione di queste nuove rappresentazioni potrebbe rappresentare un passo significativo verso una comunicazione più attenta e rispettosa, con l’auspicio di abbattere stereotipi radicati e costruire una cultura di maggiore sensibilità verso questi temi complessi.

Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Sofia Greco

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