Proposta di divieto temporaneo per la pesca delle telline a Napoli per evidenti motivazioni ecologiche

Proposta di divieto temporaneo per la pesca delle telline a Napoli per evidenti motivazioni ecologiche

Il professor Vincenzo Peretti propone di estendere il divieto di pesca delle telline per contrastare la pesca illegale e garantire la sostenibilità dell’ecosistema marino nelle acque napoletane.
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Proposta di divieto temporaneo per la pesca delle telline a Napoli per evidenti motivazioni ecologiche - Gaeta.it

Sotto la crescente pressione del cambiamento climatico e della pesca illegale, la questione della sostenibilità della pesca delle telline si fa sempre più urgente. Recentemente, il professor Vincenzo Peretti dell’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ ha presentato una proposta finalizzata a prolungare il divieto di pesca di questo mollusco bivalve. Obiettivo: garantire una migliore riproduzione e accrescere la popolazione di telline nelle acque napoletane, colpita da attività illegali e non regolamentate.

La pesca illegale e il suo impatto economico

La pesca illegale, prevalentemente condotta da pescatori sportivi, sta compromettendo non solo l’ecosistema locale, ma anche le opportunità di lavoro dei pescatori professionali. Fino ad oggi, molti di loro hanno lamentato l’impatto negativo sui loro redditi, causato dall’eccessivo prelievo di telline in modo non regolamentato. La normativa attuale consente a tutti di praticare la pesca delle telline, purché sia per scopi ricreativi e non superi il limite di cinque chilogrammi al giorno per persona. Questo approccio, sebbene predisposto per consentire un consumo personale, ha aperto la porta a comportamenti opportunistici che minacciano la sostenibilità della specie.

Il contesto è aggravato dalla difficoltà delle autorità marittime di effettuare controlli sufficientemente rigorosi. Di conseguenza, il Consorzio per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi del Compartimento Marittimo di Napoli è stato coinvolto nella questione. In questo scenario, la proposta di estendere il periodo di divieto di pesca dal primo aprile al 31 maggio è percepita come una misura necessaria. Attraverso una regolamentazione più severa, si punta a limitare l’accesso e quindi a garantire la sicurezza economica di chi dipende da questa risorsa per vivere.

Proposta di estensione del divieto di pesca

Il professor Peretti ha ribadito l’importanza di un periodo di fermo ben definito per la pesca delle telline. Questa proposta si allinea a disposizioni già esistenti, come quelle che riguardano il divieto di movimento per altre specie, inclusi i cannolicchi. La normativa vigente, stabilita dall’articolo 6 del Decreto ministeriale del 22 dicembre 2000, si prefigge di proteggere le risorse ittiche in via di estinzione, e estendere il divieto per le telline si è rivelato un passo essenziale per preservare l’ecosistema marino.

In aggiunta, sottolinea il professor Peretti, i cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno alterato i cicli riproduttivi di molte specie marine. La domanda che si pongono gli esperti è: quali sono le misure efficaci per contrastare questa alterazione? Una risposta giunge proprio dall’estensione temporale del divieto di pesca, che non solo permetterebbe una maggiore riproduzione delle telline, ma contribuirebbe anche a ristabilire un equilibrio ecologico su cui si basa l’intero sistema marino.

Aspetti scientifici e futuri sviluppi

La proposta riguardante l’estensione del divieto di pesca sarà visionata al termine delle operazioni previste dal progetto ‘Mollus.Ca. Blu Campania’. Questo progetto, orientato alla conservazione e gestione dei molluschi bivalvi in Campania, evidenzia l’impegno della comunità scientifica e delle autorità locali in una lotta condivisa contro il depauperamento delle risorse marine. Gli scienziati, tra cui Peretti, lavorano sulla genetica delle telline per comprendere al meglio le dinamiche riproduttive e la resilienza delle popolazioni a fronte di fattori esterni come l’inquinamento e i cambiamenti climatici.

Il lavoro di sensibilizzazione verso le dinamiche di pesca e tutela ambientale continua, con l’obiettivo di coniugare esigenze economiche con la sostenibilità ecologica. Le autorità locali dovranno ora valutare l’implementazione di queste proposte per garantire una pesca responsabile e l’equilibrio delle risorse marine napoletane. La salute delle telline, che rappresentano una parte importante dell’ecosistema marino, è in alcune circostanze specchio della salute economica e sociale della comunità di pescatori professionali.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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