Proposta di legge per riformare il mercato delle royalties: un passo verso la tutela degli artisti

In Italia, una proposta di legge mira a modernizzare la gestione delle royalties nel settore musicale e audiovisivo, garantendo equità nella redistribuzione dei redditi agli artisti dalle piattaforme di streaming.
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Proposta di legge per riformare il mercato delle royalties: un passo verso la tutela degli artisti - Gaeta.it

La gestione delle royalties nel settore musicale e audiovisivo è al centro di un acceso dibattito in Italia. Recentemente, è stata presentata una proposta di legge in Parlamento che mira a modernizzare le normative vigenti e a garantire che le piattaforme di streaming contribuiscano in modo equo alla redistribuzione dei redditi agli artisti. L’incontro tenutosi presso la Casa del Cinema di Roma ha offerto un’importante occasione per discutere lo stato attuale del mercato e le potenzialità di questa iniziativa.

Obiettivo della proposta di legge: liberalizzazione e equità

Il deputato di Azione, Fabrizio Benzoni, è il primo firmatario della proposta che orienta verso una liberalizzazione del mercato delle royalties, un processo già avviato ma non ancora completo. Questo intervento legislativo intende introdurre una gestione più trasparente ed equilibrata dei diritti connessi, affinché possano rappresentare una solida fonte di reddito per gli artisti. Benzoni ha evidenziato l’importanza di restituire ai musicisti e agli attori una parte proporzionata dei guadagni generati dallo streaming, sottolineando che molti artisti dipendono economicamente da queste entrate.

La legge non mira solo a migliorare la situazione economica degli artisti, ma anche ad affrontare l’attuale asimmetria di potere tra le società di gestione collettiva e i giganti dello streaming. Gran parte delle problematiche attuali derivano dal fatto che le grandi piattaforme spesso non condividono i dati relativi allo sfruttamento delle opere e ai ricavi generati. Questa mancanza di trasparenza mina la possibilità di ottenere una remunerazione adeguata, come previsto dalla normativa esistente. Il focus principale è quindi garantire che gli artisti ricevano quanto di loro diritto per il lavoro creativo svolto.

Riconoscere la responsabilità delle piattaforme di streaming

Un tema centrale era la responsabilità dei colossi del web riguardo alla fiscalità generale e alla redistribuzione dei redditi. Le forze politiche presenti all’incontro hanno sollevato la questione dell’impatto che le piattaforme di streaming hanno sulla sostenibilità economica del settore culturale. Il deputato Benzoni ha promesso una chiamata all’eticità, sottolineando che la redditività delle piattaforme non deve avvenire a scapito degli artisti.

Le aziende del settore audiovisivo e musicale, secondo i proponenti della legge, devono assumersi un ruolo attivo e contribuire a creare un ambiente di lavoro più equo. Avere un sistema che tuteli gli artisti non è solo vantaggioso per i creatori, ma è anche un modo per incentivare l’innovazione e la qualità nel settore.

L’importanza dei dati nella gestione delle royalties

Un altro aspetto cruciale della proposta riguarda l’accesso ai dati. Le informazioni provenienti dallo streaming rappresentano una risorsa fondamentale per comprendere il mercato e per effettuare una corretta redistribuzione delle royalties. La mancanza di accesso ai dati da parte delle piattaforme di streaming è un ostacolo significativo per la gestione collettiva dei diritti.

Con la proposta di legge, i firmatari intendono stabilire una linea di comunicazione più chiara e obbligatoria tra le piattaforme e gli artisti, per garantire che le informazioni necessarie a calcolare le royalties siano disponibili e utilizzabili in modo etico. Il successo di questo approccio dipenderà dalla volontà delle aziende di collaborare e di adottare prassi più trasparenti nell’ambito delle loro operazioni.

Questi sviluppi segnalano un momento cruciale per il settore della musica e dell’audiovisivo in Italia; si auspica che le nuove normative permettano di creare un mercato più equo e sostenibile per tutti gli artisti. La strada verso una riforma efficace è segnata dalla necessità di un impegno condiviso tra politica e industria.

Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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