Un’importante iniziativa è stata presentata dai consiglieri regionali del Partito Democratico in Basilicata, riguardante il futuro dell’Università degli Studi. Si tratta di una proposta di legge che mira a definire un nuovo “Patto per l’Università“, anticipando la scadenza del 31 dicembre 2024 dell’accordo dodicennale che attualmente prevede investimenti annuali di 14 milioni di euro da parte della Regione. La discussione su questa proposta si inserisce all’interno di una riflessione più ampia sul ruolo dell’ateneo nella regione e sulle opportunità per attrarre e trattenere talenti.
Contesto e obiettivi del nuovo patto
Investimenti e scadenze imminenti
Il cuore dell’iniziativa proposta dai consiglieri Piero Lacorazza, Roberto Cifarelli e Piero Marrese è l’attuale accordo di finanziamento per l’Università degli Studi della Basilicata, che si chiuderà nel 2024. Questo accordo ha visto la Regione investire annualmente 14 milioni di euro, un’importante risorsa per garantire la funzionalità e la crescita dell’ateneo. Con la scadenza all’orizzonte, è apparso fondamentale avviare una discussione che possa delineare nuovi scenari e opportunità per il futuro accademico della regione.
Una nuova visione per l’ateneo lucano
La proposta di legge non si limita a garantire il finanziamento, ma mira a promuovere una vera e propria discussione sul futuro dell’ateneo, superando una visione interna e limitata. L’intento degli autori è quello di proiettare l’Università in una dimensione euromediterranea, favorendo la collaborazione e l’internazionalizzazione dei corsi e dei programmi accademici. Questo approccio è particolarmente importante per rendere l’ateneo attrattivo per studenti provenienti anche da altre regioni e paesi.
Caratteristiche salienti della proposta
Rispetto dell’autonomia universitaria
Uno degli aspetti fondamentali sottolineati dai firmatari è il rispetto dell’autonomia dell’Università degli Studi della Basilicata. Questo principio è cruciale per garantire che l’ateneo possa mantenere la sua identità e libertà nel prendere decisioni riguardanti programmi di studio, ricerca e risorse. Tuttavia, il ruolo degli attori istituzionali, tra cui quelli delle città di Potenza e Matera, è visto come fondamentale per creare un dialogo costruttivo e formulare strategie condivise.
Sostegno agli studenti e alla comunità
Un altro punto centrale nella proposta riguarda il sostegno agli studenti e alle famiglie. La legge prevede di ampliare la “no tax area“, che consentirebbe a un numero maggiore di studenti di accedere a un’istruzione superiore senza oneri fiscali. In aggiunta, si propone di ridurre le tasse universitarie e di affrontare i costi complessivi che le famiglie si trovano a sostenere quando i propri figli studiano fuori dalla regione. Queste misure potrebbero facilitare l’accesso all’istruzione e incentivare la permanenza dei giovani sul territorio.
Opportunità di collaborazione con altre università
Infine, la proposta prevede l’idea di sviluppare programmi di titoli doppi e congiunti. Questa iniziativa potrebbe rappresentare una strada innovativa per attrarre studenti e migliorare la reputazione dell’Università della Basilicata. Stabilendo accordi con altre università, gli studenti avrebbero l’opportunità di ottenere un titolo di studio valido anche in contesti internazionali, migliorando così le proprie prospettive lavorative.
Questa proposta di legge potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nel panorama accademico lucano e nei rapporti tra le istituzioni regionali e l’Università, portando a una maggiore capacità di attrarre e formare talenti.