Proposta di legge sul fine vita in Liguria: ritardi e tensioni nella politica regionale

Proposta di legge sul fine vita in Liguria: ritardi e tensioni nella politica regionale

La proposta di legge ‘Liberi subito’ sul fine vita in Liguria è bloccata, suscitando tensioni politiche tra centrosinistra e centrodestra, con possibili azioni legali da parte dei sostenitori.
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Proposta di legge sul fine vita in Liguria: ritardi e tensioni nella politica regionale - Gaeta.it

Nella regione Liguria, la proposta di legge sul fine vita, intitolata ‘Liberi subito’, si trova attualmente in uno stato di stallo. Presentata circa due mesi fa, essa non è riuscita a superare l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale per essere discussa in commissione. Gianni Pastorino, primo firmatario e capogruppo di Orlando presidente, ha recentemente espresso preoccupazione per il rallentamento del processo legislativo e ha minacciato azioni legali se la situazione non cambierà.

La proposta ‘Liberi subito’ e il contesto politico

La proposta di legge ‘Liberi subito’ ha raccolto il supporto di tutto il centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, mentre il centrodestra ha espresso contrarietà, sostenendo che l’argomento non rientra nelle competenze regionali. Questo contrasto politico sta generando tensioni all’interno del Consiglio regionale, rendendo difficile la discussione della legge. Il dibattito si inasprisce con le accuse di Pastorino, il quale afferma che vi sia un tentativo di ostacolare la proposta per motivi politici.

Negli ultimi due mesi, la legge è rimasta bloccata nell’ufficio di presidenza, suscitando l’indignazione dei promotori. Pastorino ha fatto sapere che la legge deve essere discussa ed elaborata, ma che l’inerzia del centrodestra sta impedendo il progresso. Il politico ha anche sottolineato che, qualora la legge non venga trattata nella prossima settimana, non esiterà a valutare l’idea di presentare una denuncia per mancata discussione.

Le dichiarazioni di Gianni Pastorino

Nelle sue recenti dichiarazioni ai giornalisti, Gianni Pastorino ha denunciato come il centrodestra stia cercando di rallentare il processo entro il quale la proposta dovrebbe essere presentata in commissione. Secondo Pastorino, l’ufficio di presidenza ha il compito di incardinare la legge in commissione affinché possa essere discussa, ma sta subendo pressioni dalla maggioranza per non procedere.

Il capogruppo ha messo in evidenza che la questione è stata portata all’attenzione sia in commissione che durante una riunione tra capigruppo, chiedendo un’accelerazione sul processo. Sostenendo che il centrodestra sta cercando di attaccare la proposta su basi giuridiche, ha ricordato che altre regioni, come la Toscana, hanno già approvato leggi simili sul fine vita.

Interventi a sostegno della legge

Due settimane fa, Marco Cappato, noto per il suo attivismo in materia di diritti civili e per aver assistito Dj Fabo nel suo percorso verso l’eutanasia in Svizzera, è intervenuto in Liguria per appoggiare la proposta ‘Liberi subito’. La presenza di Cappato è stata un ulteriore simbolo di sostegno per i promotori, che vedono nella legge un passo fondamentale verso maggiore libertà e rispetto della volontà individuale nel campo della salute.

Nel contesto ligure, sono stati scaricati oltre 2.600 moduli di testamento biologico, e attualmente sono circa 8.290 i testamenti biologici depositati nei vari Comuni. Questi numeri indicano un crescente interesse da parte della popolazione nei confronti di tematiche legate alla fine vita e ai diritti individuali, facendo presagire una possibile evoluzione della situazione legislativa se si riuscirà a superare il blocco attuale.

La situazione attuale e le possibili evoluzioni

Con la proposta di legge ‘Liberi subito’ in stallo, le aspettative si concentrano su ciò che accadrà nel prossimo futuro. Pastorino e i sostenitori della legge stanno mantenendo alta l’attenzione sulla questione, sperando in un’accelerazione della discussione. La pressione politica è palpabile e, se non ci saranno cambiamenti, si apriranno scenari legali per garantire la discussione della legge.

Il contesto offre spunti di riflessione sulle sfide che si pongono di fronte alla legislazione sul fine vita, e sull’importanza di un confronto aperto tra le diverse posizioni politiche. Il dibattito ligure è emblematico delle tensioni presenti in molte altre regioni italiane riguardo a questo argomento delicato e significativo.

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