Un dibattito acceso sta avvolgendo il settore della sicurezza in Italia, con una proposta che potrebbe rivoluzionare il controllo di alcuni siti sensibili. Giulio Gravina, Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Istituti di Vigilanza Privata , ha recentemente esposto un piano sottoposto all’attenzione delle autorità competenti, riguardante la sostituzione progressiva dei militari presso queste aree con le Guardie Particolari Giurate. Le future scelte operative potrebbero ridisegnare il panorama della sicurezza pubblica.
Il progetto della sicurezza sussidiaria
Nei mesi passati, diversi enti associativi hanno lavorato a un documento dettagliato che propone una nuova strategia per la vigilanza dei siti e obiettivi sensibili. Questa iniziativa nasce in risposta all’annuncio di un restyling dell’operazione “Strade Sicure”, presentato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Portolano. L’obiettivo finale è migliorare la gestione della sicurezza nazionale senza diminuire i livelli di protezione esistenti.
Il progetto sottolinea l’importanza della sicurezza sussidiaria, un modello che implica una cooperazione tra la vigilanza privata e le forze dell’ordine. Attraverso questa sinergia, si potrebbero ottimizzare le risorse disponibili, garantendo un livello adeguato di protezione per luoghi di grande affluenza, quali stazioni ferroviarie, aeroporti e porti.
Vantaggi economici e operativi
Secondo Gravina, la transizione a un modello di sicurezza basato sulle Guardie Particolari Giurate può garantire significativi risparmi economici per il governo italiano. La proposta avanza che, sostituendo i militari con personale civile appositamente formato, si potrebbero destinare risorse economiche al potenziamento di attività di formazione e addestramento delle forze armate. Ciò permetterebbe ai militari di concentrarsi su compiti di fondamentale importanza, come le operazioni di pace e le nuove esigenze di sicurezza nazionale.
Questa proposta non solo mira all’efficientamento delle risorse pubbliche, ma anche a un utilizzo più mirato delle competenze del personale militare. Grazie all’impegno della vigilanza privata, i militari si potrebbero dedicare a compiti strategici e formativi, senza compromettere la protezione degli obiettivi sensibili.
La vigilanza privata nel tessuto della sicurezza pubblica
L’esperienza nella sicurezza sussidiaria è ormai parte integrante del sistema normativo italiano. Come sottolineato da Gravina, le Guardie Particolari Giurate collaborano attivamente con le forze dell’ordine nella vigilanza dei principali punti d’accesso e transito della nazione. Questo modello collaborativo è già una realtà comprovata e funzionante.
Con la crescita delle minacce alla sicurezza, l’ANIVP si è dichiarata pronta a offrire un contributo prezioso nella transizione verso un sistema di vigilanza che miri a ottimizzare i controlli nei punti strategici. Attraverso una preparazione specifica e un’integrazione efficace con le forze dell’ordine, gli operatori del settore privato possono giocare un ruolo cruciale nella salvaguardia della sicurezza pubblica.
L’implementazione di questa strategia richiederà un’avvio coordinato tra istituzioni pubbliche e sistemi privati e potrebbe aprire nuove frontiere nel campo della sicurezza in Italia.