L’Abruzzo sta puntando su un piano innovativo per dare nuova linfa al settore del Made in Italy, attraverso una strategia pensata per integrare la tradizione con le sfide contemporanee. Un percorso che nasce dalla collaborazione tra enti, imprese e cittadini, con l’obiettivo di aggiornare e rafforzare le politiche di sviluppo regionale, tenendo conto delle trasformazioni sociali, tecnologiche e ambientali in atto.
Otto traiettorie strategiche per un territorio in movimento
La proposta MICS Abruzzo si articola in otto linee di azione concrete, che coprono aspetti diversi e cruciali della crescita regionale. Tra questi, la produzione circolare occupa uno spazio rilevante, con un’attenzione particolare alla bioedilizia e ai materiali ecosostenibili. La transizione energetica si concretizza nel sostegno a comunità energetiche capaci di produrre e condividere energia rinnovabile in modo autonomo.
Innovazione digitale e inclusione sociale
La digitalizzazione si esprime tramite iniziative come la tracciabilità dei prodotti Made in Italy e l’adozione di strumenti innovativi nella pubblica amministrazione . L’educazione finanziaria si affianca a progetti per favorire l’inclusione sociale, mentre l’economia civile e l’industria culturale si presentano come driver per la rigenerazione territoriale e il turismo creativo. Ogni traiettoria è pensata per generare ricadute tangibili, specialmente per artigiani, PMI e startup abruzzesi.
Le priorità individuate non sono solo tematiche astratte ma concretamente legate a migliorare la competitività e la qualità della vita, attraverso attività che mettono al centro la sostenibilità ambientale e sociale.
Un percorso partecipato per rilanciare l’economia regionale
Il progetto Innovazione Audace è partito nell’estate del 2023 grazie all’iniziativa del Polo d’Innovazione del Made in Italy, in collaborazione con Regione Abruzzo, Camere di Commercio e altri attori locali. Questa iniziativa ha coinvolto oltre due anni di confronto con centinaia di soggetti tra imprenditori, ricercatori, artigiani, e rappresentanti delle istituzioni. Il lavoro ha toccato ogni area del territorio abruzzese, dalle coste alle zone interne, inserendo nelle discussioni le specificità e le esigenze di comunità diverse.
Gli incontri pubblici e gli scambi hanno definito un quadro chiaro che guarda alla modernizzazione del tessuto produttivo locale, sfruttando le potenzialità del settore artigianale e industriale abruzzese. L’elemento chiave è la trasparenza e la partecipazione dal basso, che hanno permesso di costruire un documento capace di rispecchiare le reali necessità del territorio, mantenendo però una forte attenzione al contesto globale. La proposta finale si presenta come un aggiornamento della Strategia di Specializzazione Intelligente , senza sostituirla, ma integrandola per renderla più aderente alle trasformazioni degli ultimi anni.
Mics abruzzo: un nuovo modello tra tradizione e futuro
Al centro della proposta si trova il nuovo dominio strategico denominato MICS Abruzzo – Made in Italy Circolare e Sostenibile. Questa definizione riassume una visione che cerca di mettere insieme le radici collaudate del Made in Italy con tre macro trasformazioni: la transizione ecologica, quella digitale e l’emergere di modelli economici e sociali più rispettosi dell’ambiente e inclusivi.
Il MICS non è un punto di arrivo, bensì il risultato di quasi tre anni di lavoro condiviso, 18 incontri pubblici, 20 mesi di attività e migliaia di chilometri percorsi da chi ha voluto ascoltare davvero le istanze della comunità. La proposta tiene conto dei grandi eventi che hanno segnato gli ultimi tempi, come la pandemia, i conflitti mondiali e la crisi energetica, e punta a sfruttare nuove opportunità legislative e risorse, ad esempio contenute nella Legge 206/2023 sul Made in Italy e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La forza di questo piano sta anche nella sua capacità di collegare il locale al globale, creando un ponte tra conoscenze tradizionali e tecnologia, offrendo alle imprese abruzzesi nuovi strumenti per competere sui mercati internazionali.
Un invito a cogliere il valore dell’ascolto e dell’azione condivisa
La proposta MICS Abruzzo non rappresenta solo una modifica tecnica alla strategia regionale, ma un’opportunità per costruire un percorso partecipato che metta il territorio al centro delle decisioni. L’esigenza principale è mettere in pratica quanto raccolto in questi anni di dialogo, trasformandolo in interventi tangibili e coordinati.
Il progetto punta a far convivere il patrimonio artigianale con gli sviluppi tecnologici più attuali, mantenendo le caratteristiche peculiari del territorio senza rinunciare a innovare. La sostenibilità ambientale e sociale viene così riconosciuta come elemento fondamentale per garantire la vitalità economica, culturale e civile dell’Abruzzo nei prossimi anni.
Il lavoro raccolto testimonia un cambiamento di prospettiva: innovare significa prima di tutto ascoltare e agire secondo le esigenze reali, coinvolgendo la comunità e valorizzando il sapere diffuso. Le istituzioni regionali e nazionali di fronte a questa proposta hanno l’occasione di rendere viva la RIS3, passando da teoria a pratica.
Tempistiche e opportunità per attuare il progetto
Il momento per dare impulso al piano MICS è considerato favorevole, visto che sul territorio regionale sono attivi bandi e scadono a breve gli Avvisi 1.1.1 e 1.1.2 del Programma Regionale FESR, fondamentali per finanziare le iniziative previste. L’esperienza del 2024 con l’introduzione del Regolamento STEP ha già dimostrato che si possono adottare percorsi rapidi e partecipati, capaci di realizzare progetti concreti in tempi contenuti.
L’obiettivo è quello di passare rapidamente dall’idea all’azione, rendendo la strategia non un testo formale, ma uno strumento operativo capace di stimolare innovazioni in vari ambiti. In questo modo si vuole evitare la dispersione delle risorse e sostenere gli investimenti tradizionali e digitali che servono all’Abruzzo per aggiornarsi e competere.