Protesta a Bologna contro l’aumento dei biglietti del trasporto pubblico: assemblea il 14 febbraio

Protesta a Bologna contro l’aumento dei biglietti del trasporto pubblico: assemblea il 14 febbraio

Manifestazione a Bologna il 14 febbraio contro l’aumento del 53% dei biglietti Tper, che rende il trasporto pubblico il più caro d’Italia, con richieste di accessibilità e sostenibilità per tutti.
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Protesta a Bologna contro l’aumento dei biglietti del trasporto pubblico: assemblea il 14 febbraio - Gaeta.it

Venerdì 14 febbraio si svolgerà una manifestazione a Bologna per esprimere dissenso contro l’aumento dei prezzi dei biglietti Tper, approvato recentemente dal Comune. La situazione, segnata da un rincaro del 53% che porta il costo del biglietto da 1,50 euro a 2,30 euro, ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini. Gli organizzatori avvertono che questo rincaro rende il trasporto pubblico bolognese il più caro in Italia, con il rischio di favorire un servizio sempre più orientato verso i turisti, piuttosto che verso le esigenze di chi vive e lavora in città.

Un’assemblea per dare voce ai cittadini

L’assemblea cittadina avrà luogo alle 18 in piazza Maggiore, sotto Palazzo D’Accursio, ed è aperta a tutti coloro che desiderano partecipare. Il richiamo alla mobilitazione è stato lanciato da un gruppo di organizzazioni locali, che sostiene che l’alta tariffa del trasporto pubblico possa limitare l’accesso a chi ha necessità quotidiane di utilizzare i mezzi. Tra le motivazioni principali, oltre al costo per i residenti, c’è la preoccupazione che l’aumento dei biglietti possa incidere sulla qualità della vita quotidiana e sull’accesso ai servizi essenziali.

La manifestazione rappresenta un’importante opportunità per i cittadini di portare alla luce le proprie opinioni e necessità, unendo le voci in un momento di confronto diretto con le istituzioni locali. Gli organizzatori invitano non solo i residenti, ma anche lavoratori e studenti a unirsi alla causa, sottolineando l’importanza di una mobilitazione collettiva per richiedere politiche di trasporto più eque e accessibili.

Le organizzazioni in campo

Tra i firmatari principali dell’appello figurano diverse realtà associative e politiche, tra cui il Comitato Besta, Rete Reca, Ecoresistenze, Cambiare Rotta, Potere al Popolo Bologna, USB, SGB, OSA – Opposizione studentesca d’alternativa, e la Rete dei Comunisti Bologna. Queste organizzazioni hanno deciso di unire le forze per affrontare il problema del rincaro dei biglietti Tper in modo integrato.

L’appello dei gruppi sociali e politici mira a costruire un movimento unitario che unisca le istanze di diverse categorie, dalle lavoratrici e lavoratori ai sindacati, fino agli studenti e alle organizzazioni ambientaliste. Questo fronte comune si propone di rivendicare l’accessibilità al trasporto pubblico come un diritto fondamentale, sottolineando l’importanza di un sistema di trasporto equo che possa realmente servire tutto il territorio bolognese.

Lotta per l’accessibilità e sostenibilità

Il messaggio centrale della manifestazione è chiaro: le lotte ambientaliste e sociali devono procedere di pari passo. Le organizzazioni partecipanti alla protesta intendono affermare che l’accesso al trasporto pubblico non deve diventare un privilegio, ma un diritto per tutti.

Il costo elevato potrebbe spingere sempre più persone a rinunciare all’uso dei mezzi pubblici, con un possibile aumento del traffico e dell’inquinamento. Le realtà ambientaliste che aderiscono alla protesta evidenziano come una rete di trasporti pubblici accessibile possa contribuire in modo significativo a una riduzione delle emissioni e a uno stile di vita più sostenibile.

La manifestazione si propone quindi di sollecitare un dibattito costruttivo sul futuro del trasporto pubblico a Bologna, proponendo soluzioni concrete per rendere il servizio più accessibile a tutti i cittadini. Unire le forze per questa causa potrebbe dar vita a una mobilitazione più ampia, in grado di influenzare le decisioni politiche e promuovere un cambiamento positivo nella comunità.

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