Protesta a Firenze contro il progetto di lusso nell'ex caserma Ferrucci

Protesta a Firenze contro il progetto di lusso nell’ex caserma Ferrucci

La comunità fiorentina si mobilita contro la costruzione di una residenza per anziani nell’ex caserma Ferrucci, temendo un impatto negativo sul patrimonio storico e culturale di Santo Spirito.
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Protesta a Firenze contro il progetto di lusso nell'ex caserma Ferrucci - Gaeta.it

Una folta rappresentanza della comunità fiorentina si è radunata in piazza Santo Spirito per esprimere la propria contrarietà al progetto di costruzione di una residenza per anziani e di una senior house di lusso all’interno dell’ex caserma Ferrucci. L’evento, organizzato dal comitato “Salviamo Firenze per viverci”, ha visto la partecipazione di cittadini, residenti, associazioni e persino dei rappresentanti della storica squadra dei Bianchi del Calcio Storico Fiorentino, legata al quartiere di Santo Spirito. Il presidio ha incluso un flash mob e l’esposizione di cartelli e striscioni con messaggi chiari: “No allo scempio”, “Salviamo Santo Spirito patrimonio dell’umanità” e “Speculazione in corso”.

Dettagli del presidio e la petizione online

Il presidio ha avuto un’affluenza significativa, con centinaia di persone che hanno affollato la piazza. L’incontro ha rappresentato un forte segnale di opposizione a quello che molti considerano un progetto speculativo, in contrasto con il valore storico e culturale dell’area. Non solo cittadini comuni, ma anche associazioni locali e membri della comunità religiosa hanno espresso le proprie preoccupazioni riguardo a questo intervento urbanistico.

Durante l’evento, è stata presentata una petizione online, il cui obiettivo è raccogliere firme per fermare la realizzazione della nuova struttura. Al termine del presidio, i partecipanti hanno utilizzato gessetti per lasciare messaggi di protesta sul pavimento della piazza, rendendo manifesto il loro impegno a salvaguardare la zona.

La posizione della comunità religiosa

Padre Giuseppe Pagano, priore della basilica di Santo Spirito, ha espresso con passione gli inquietudini della comunità religiosa locale. “Il nostro unico desiderio è che questo luogo non venga né strumentalizzato né utilizzato per fini che non sono idonei”, ha affermato. Le sue parole sottolineano l’importanza di mantenere l’integrità storica e culturale del complesso. Pagano ha evidenziato come il convento, un sito che accoglieva illustri personaggi come Dante e Michelangelo, dovrebbe continuare ad essere una risorsa per la società, promuovendo sia il bene culturale che quello spirituale per i giovani.

Il priore ha sottolineato che, se il progetto della residenza di lusso dovesse andare avanti, la coesistenza con il convento diventerebbe insostenibile, portando a una sconfitta per la comunità agostiniana e costringendoli ad allontanarsi da Firenze.

Preoccupazioni sul processo di attuazione del progetto

La comunità religiosa e i cittadini hanno sollevato dubbi sull’intero processo che ha portato alla pianificazione della residenza. “Tutto è avvenuto in maniera subdola”, sostiene Pagano, rivelando che le notizie sul bando per l’ex convento sono arrivate grazie a fonti informate. Al momento, sembra che non ci siano contratti firmati e la comunità rimane in attesa di ulteriori sviluppi.

L’atteggiamento della comunità è caratterizzato da determinazione e voglia di resistere. “Ci proviamo come comunità, anche se non è facile”, ha continuato il priore, rimarcando la volontà di opporsi a una decisione che potrebbe trasformare l’area in un contesto commerciale, negando il suo valore storico e culturale in favore di profitti economici.

Alla luce di quanto accaduto, è chiaro che la questione dell’ex caserma Ferrucci non è solo una battaglia locale, ma segna un momento cruciale per la tutela del patrimonio culturale di Firenze.

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