Il 21 ottobre, la piazza Danti di Grosseto sarà il palcoscenico di una mobilitazione significativa che mira a portare alla luce le difficoltà segnate dalle predazioni nel settore della pastorizia. Organizzata dalla Coldiretti locale, questa protesta non è soltanto un’opportunità per i produttori di Pecorino Toscano Dop di far sentire la propria voce, ma anche un appello per sensibilizzare le istituzioni e il pubblico circa la crisi che minaccia la permanenza delle tradizioni agricole della Maremma.
La crisi della pastorizia e la necessità di azione
La Coldiretti descrive la situazione attuale come un “dramma” che colpisce non solo i pastori, ma l’intera filiera lattiero-casearia della regione. Negli ultimi anni, i quantitativi di latte conferiti e lavorati da queste aziende sono diminuiti drasticamente, registrando una riduzione di un quinto rispetto a un passato recente. Questa diminuzione ha effetti devastanti sulla produzione di formaggi, con ripercussioni evidenti sulla qualità e sulla quantità di prodotti disponibili sul mercato. Durante la manifestazione in piazza, i partecipanti porteranno slogan evocativi come “Mangiateli oggi perché domani chissà!” e “Senza pecore niente latte, senza latte niente pecorino”, per sottolineare l’urgenza della situazione.
Unione tra produttori e consumatori
L’incontro di sabato non sarà solo un momento di protesta, ma un’occasione per valorizzare e degustare le eccellenze del territorio. Allevatori e casari scenderanno in piazza fianco a fianco, presentando i loro prodotti ai cittadini e ai turisti, con l’intento di far conoscere l’importanza della pastorizia nella cultura locale. Sarà anche un momento di condivisione, in cui gli agricoltori racconteranno le proprie esperienze e difficoltà legate alle frequenti predazioni che minacciano il settore. La manifestazione si rivela quindi come un’opportunità per riflettere sulla vulnerabilità di tradizioni millenarie che caratterizzano il paesaggio e l’economia della Maremma.
La collaborazione con i caseifici locali
Questa iniziativa è frutto di una sinergia fra la Coldiretti e i caseifici di Manciano e Sorano, i quali hanno deciso di unirsi per affrontare una situazione critica. L’alleanza tra produttori punta a rafforzare il legame con la comunità e a stimolare una maggiore consapevolezza sui prodotti tipici locali. Mentre il settore caseario si trova a fronteggiare sfide considerevoli, il coinvolgimento di caseifici storici come quelli di Manciano e Sorano può rappresentare un valore aggiunto per l’intero movimento. Attraverso eventi come questo, c’è la possibilità di sostenere l’economia locale, promuovendo i prodotti di qualità che le aziende della Maremma sono in grado di offrire.
Questa mobilitazione rappresenta quindi un momento vitale per rifocalizzare l’attenzione su un’emergenza che, in assenza di misure efficaci, potrebbe mettere a rischio non solo la produzione casearia, ma anche l’intero tessuto socio-economico di una regione storicamente legata all’allevamento e alla pastorizia.
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano