Diversi centinaia di persone hanno preso parte a un’importante manifestazione di protesta stamani in piazza Pagano, nel cuore di Potenza. L’evento rientra nello sciopero generale di otto ore proclamato da Cgil e Uil, in seguito a preoccupazioni sollevate sulla recente manovra di bilancio presentata dal Governo. La mobilitazione è emersa come una risposta collettiva a un contesto che appare sempre più critico per milioni di lavoratori e famiglie.
Il grido d’aiuto di Cgil e Uil
Durante la manifestazione, il segretario regionale della Cgil, Fernando Mega, ha evidenziato la gravità della situazione. “Siamo alla vigilia di uno tsunami occupazionale,” ha dichiarato, sottolineando la possibilità di una crisi sociale ed economica di grandi dimensioni. La protesta, ha specificato, segna solo l’inizio di una mobilitazione che dovrà coinvolgere anche la Cisl. Mega ha delineato l’intenzione di avviare una vertenza lucana che si basa su una comunicazione deficitaria con la Regione Basilicata. Il suo appello è chiaro: è necessario un dialogo concreto che possa mettere in discussione le politiche attuali e i loro effetti sugli occupati e sulle aziende nella regione.
Le parole di Vincenzo Tortorelli e l’analisi di Svimz
Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uil, ha condiviso preoccupazioni simili, affermando che la manovra di bilancio non solo penalizza la Basilicata, ma ignora le necessità fondamentali di lavoratori e pensionati lucani. Ha citato un rapporto di Svimz che sottolinea come la regione si trovi in una situazione di maggiore vulnerabilità rispetto ad altre aree del Mezzogiorno. “Abbiamo bisogno di risposte concrete e di lavoro,” ha insistito Tortorelli, aprendo un dibattito sulla necessità di investimenti mirati per migliorare l’occupazione e la qualità della vita in Basilicata.
La voce di Susy Esposito nel dibattito sulle banche
Al corteo e successivamente nel comizio in piazza, si è unita a gran voce anche Susy Esposito, segretaria generale nazionale della Fisac-Cgil. Ha sollevato un punto focale riguardo all’autonomia differenziata, suggerendo che esso potrebbe già produrre effetti tangibili nel settore bancario. Secondo Esposito, le grandi banche presenti sul territorio non sembrano rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini. “Noi di servizi al cittadino non ne abbiamo,” ha affermato, lamentando un’applicazione della legislazione che non sembra attuarsi nel servizio garantito alle comunità locali.
Manifestazione come punto di partenza per un cambiamento
L’evento di stamani rappresenta un momento cruciale che va oltre il semplice sciopero, ma è l’inizio di una lunga battaglia per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e per la difesa della dignità sociale. I manifestanti hanno portato in piazza preoccupazioni diffuse e la richiesta di una revisione delle politiche economiche governative, in particolare per quanto riguarda il Sud Italia. La situazione economica in Basilicata richiede urgenti misure correttive per evitare un’ulteriore erosione della stabilità sociale.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Sofia Greco