La tensione degli agricoltori marchigiani si fa sentire a Pesaro, dove le manifestazioni si sono spostate dal casello autostradale al centro città . I produttori agricoli, uniti nella loro battaglia, cercano di farsi sentire da istituzioni e cittadini, sottolineando l’urgenza di affrontare le criticità che riguardano non solo il loro settore ma l’intera comunità .
Il corteo notturno degli agricoltori
Alle 20:00 inizia il corteo notturno che segna una svolta nelle proteste. I trattori dei manifestanti si muovono per le strade di Pesaro, partendo dalla zona della Tombaccia e proseguendo su via Giolitti. La manifestazione prosegue costeggiando il cimitero locale, prima di fermarsi a piazzale Matteotti. Durante il percorso, i manifestanti vogliono evidenziare non solo i loro problemi interni, ma anche l’impatto che le difficoltà agricole hanno sulla salute e sul benessere dell’intera comunità . Lorenzo Ferri Marini, presidente dell’associazione Orgoglio Agricolo e agricoltore, ha dichiarato che questa protesta ha l’obiettivo di inviare un messaggio chiaro a tutti i cittadini: “La nostra battaglia è anche la loro.”
Le prime giornate di manifestazione hanno ricevuto una risposta positiva, non solo a livello locale ma anche nazionale. Ferri Marini pone l’accento sulla determinazione e sulla coesione tra gli agricoltori, con la speranza di arrivare a un confronto costruttivo con le autorità competenti per affrontare le problematiche sul tavolo.
Appoggio dalle istituzioni locali
Un altro aspetto rilevante della manifestazione è il supporto ricevuto dai sindaci della provincia e dalla Regione. Gabriele Rossi, tesoriere di Orgoglio Agricolo, evidenzia come il coinvolgimento del 80% dei primi cittadini rappresenti un passo significativo. Questa unità di intenti viene vista come un’opportunità per avere maggiore peso nelle trattative regionali. L’aggregazione dei sindaci offre un valore aggiunto alla protesta, facilitando l’ingresso degli agricoltori nei tavoli di discussione con le autorità .
I manifestanti puntano a sentirsi ascoltati, convinti che il dialogo sia l’unica strada per risolvere le loro difficoltà . La mancanza di un riscontro da parte delle istituzioni ha creato frustrazione e delusione tra i produttori, rendendo evidente il bisogno di un impegno concreto da parte del governo.
Riflessioni sul passato e attese future
Lara Gambini, agricoltrice di Urbino, esprime un sentimento di sfiducia dopo le esperienze passate. Ricorda i tentativi di far sentire la propria voce a Roma, senza però riscontrare alcuna risposta significativa. La mancanza di ascolto da parte delle istituzioni ha portato a una crescente insoddisfazione tra gli agricoltori, i quali richiedono ora un impegno reale da parte del governo per affrontare le problematiche del settore agrario. “È vergognoso essere in piazza da un anno senza aver avuto risposte,” afferma Gambini, mettendo in risalto la necessità di un cambiamento nell’approccio delle autorità competenti nei confronti delle richieste degli agricoltori.
Il corteo di Pesaro rappresenta non solo una protesta, ma anche un tentativo di unione e di dialogo per costruire un futuro migliore per il settore agricolo e per la comunità locale. I manifestanti continuano a mantenere il presidio fino a sabato mattina, ribadendo l’importanza di farsi sentire e di trovare una soluzione condivisa a problemi che non possono essere ignorati ulteriormente. Le speranze degli agricoltori sono ora riposte nei prossimi incontri e nel dialogo atteso con le istituzioni, per un segnale positivo che possa dare nuova linfa al settore.
Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2025 da Sofia Greco